Avvenire di Calabria

Così la parrocchia riparte col gioioso oratorio estivo rivolto a tutti i bambini del territorio

A lavoro per il futuro: dopo il pestaggio riaffiora la speranza

Francesca Cuzzocrea

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Più volte, dopo l’aggressione di don Giorgio, siamo tornati col pensiero a quella tragica notte che ha segnato la nostra comunità parrocchiale profondamente ferita e umiliata che, tuttavia, è riuscita a non abbattersi e ad esprimere con forza e convinzione sentimenti di vicinanza e affetto al suo pastore.

Una comunità unita nella preghiera che ha trovato il suo culmine nella veglia presieduta dal nostro arcivescovo, cui ha partecipato tutta la zona pastorale, e che ha invocato incessantemente la guarigione e il ritorno del suo pastore.

San Paolo scrive: «Vi esorto pertanto ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d’intenti». Attraversare il dolore significa aprirsi a nuove prospettive nella fecondità della riflessione e del confronto. Non ci si ferma, non ci si abbatte, anzi con rinnovata fede si va avanti insieme, nell’esperienza parrocchiale. Infatti, se una comunità riesce ad interrogarsi, a mettersi in discussione, sta camminando e lo fa nella consapevolezza che seguire e testimoniare Gesù facendosi prossimi agli altri non è cosa per nulla facile, soprattutto in una società sempre più scristianizzata, dove i più deboli, non ultimi i giovani, si trovano disorientati e senza prospettive. E allora come annunciare la Buona Novella in questo contesto? Come annunciare un Dio che non si stanca mai di tendere la mano a ogni figlio smarrito sulle strade della vita, cercandolo instancabilmente fino a quando non lo trova?

Sono questi gli interrogativi e i temi che hanno animato il Consiglio pastorale parrocchiale riunitosi in più occasioni nell’ultimo mese, sotto la guida del viceparroco, per delineare ipotesi programmatiche dell’azione pastorale ed in particolare per pensare all’animazione del periodo estivo attraverso attività rivolte soprattutto ai ragazzi. Grande attenzione si è posta, quindi, alle famiglie ed a quanto è importante fare per coinvolgere tutte le fasce del popoloso e variegato quartiere in cui ricade la parrocchia. Molte le idee e soprattutto lo sforzo di trovare linguaggi nuovi, efficaci e coinvolgenti che possano dare risposte di senso a molteplici domande, alle volte sopite o mute, e che trovano la loro essenza nella genuina testimonianza di fede.

E così la parrocchia riparte col gioioso oratorio estivo rivolto a tutti i bambini del territorio, già alla quinta edizione, il cui slogan quest’anno è Missionari della felicità. Tra le diverse attività ludico–ricreative e i laboratori artistici e musicali proposti, qui trova soprattutto spazio l’esperienza della missionarietà attraverso cui ogni bambino è chiamato a portare a diverse famiglie del quartiere l’annuncio della gioia di stare con Gesù rivolgendo col salmista l’invito «Gustate e vedete com’è buono il Signore».

E mentre le attività oratoriali vanno avanti, si pensa a delineare e a concretizzare diverse idee: attività teatrali per i ragazzi, tornei sportivi per i giovani, momenti di condivisione e di sana convivialità che possano coinvolgere davvero tutti. Tra le varie opportunità spicca il consueto appuntamento della settimana in onore della Madonna del Divino Soccorso che, come da tradizione, si celebra nel mese dedicato alla festa della Madonna della Consolazione. In tale occasione la parrocchia tutta esprime il culto e la devozione a Maria invocando per sua intercessione il soccorso del divino Figlio che nella storia del popolo soccorsino ha manifestato i suoi frutti spirituali anche nelle copiose vocazioni sacerdotale, religiose e laicali benedicendo così questa comunità che vuole essere speranza in un quartiere tanto martoriata da mille povertà.

E in questo slancio missionario siamo sostenuti e guidati dal nostro parroco, monsignor Giorgio Costantino, che non ha smesso mai di incoraggiarci ad andare avanti nel servizio a Dio e ai fratelli anche attraverso il suo esempio di pastore forte e sapiente. Per questo ringraziamo il Signore, fonte di ogni bene, certi che ci è vicino nelle avversità e ci rialzerà su ali d’aquila perché il Suo messaggio si libri sempre più in alto.

* responsabile catechesi della parrocchia del Soccorso

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