Avvenire di Calabria

Riflettori nuovamente accesi sullo scalo aeroportuale di Reggio Calabria

Aeroporto dello Stretto, tra “mancati decolli” e “cadute libere”

Mentre la politica locale dibatte ancora sull'argomento, altrove si agisce: ecco 16 nuovi voli da Lamezia Terme

di Francesco Chindemi

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La «caduta libera» dell'Aeroporto dello stretto di Reggio Calabria accompagnata da un acceso dibattito politico. Negli ultimi tre giorni a riaccendere i riflettori sul Tito Minniti c'hanno pensato il sindaco facente funzioni Brunetti, il consigliere d'opposizione del centrodestra Ripepi e l'assessore ai trasporti del Comune Battaglia.

A "provocare" l'intervento di Brunetti, due giorni fa in consiglio comunale, alcune sollecitazioni provenienti dagli scranni della minoranza di centrodestra. Sull'aeroporto dello Stretto, le parole del sindaco facente funzioni, «bisogna avere l'onestà intellettuale di dire che c'è l'intenzione e la volontà politica, certo non di questa amministrazione di affossare il "Tito Minniti"».


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Nel suo intervento dall'aula del Consiglio, Brunetti non ha mancato di criticare apertamente la metodologia adottata per i recenti bandi di gara per l'avvio di nuove tratte (verso le città di Venezia, Torino e Bologna), tutti e tre andati deserti. «Se pensano di risolvere il problema con bandi di gara spot, non avranno mai la mia condivisione», le sue parole.

Il sindaco facente funzioni, poi, a prospettato che «su questo e su tanto altro, si potrebbe discutere in un Consiglio comunale dedicato, congiunto con la Città Metropolitana, aperto al contributo dei parlamentari calabresi, della Regione e della governance di Sacal».

Massimo Ripepi: «Aeroporto dello Stretto svenduto a Sacal»

I velati riferimenti di Brunetti al centrodestra non hanno mancato di surriscaldare il clima provocando la reazione del consigliere d'opposizione, Massimo Ripepi. Nel corso di una diretta facebook, l'esponente del centrodestra parla di «Aeroporto svenduto» a Sacal imputando la responsabilità di ciò al sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà.

Ripepi rincara la dose, direttamente dalla "landa desolata" che è oggi il Tito Minniti: «un deserto», lo definisce. Elogiando il deputato Cannizzaro per i 25 milioni previsti per lo scalo, auspica una uscita di scena di Sacal dalla gestione dell'aeroporto affermando: «Dobbiamo fare una nostra società di gestione che coinvolga i comuni di Reggio e Messina, le rispettive città metropolitane e tutti gli enti interessati».

«Lo scalo è morto. Occhiuto ci aiuti e chiedo anche un sussulto dai nostri parlamentari: Cannizzaro, unico a portare risultati concreti per la città, Irto e Minasi».

La replica di Battaglia

L’assessore comunale ai Trasporti, Domenico Battaglia, non ha mancato di stigmatizzare le dichiarazioni del consigliere di minoranza Massimo Ripepi invitandolo «a posare, per qualche minuto, lo smartphone e ad assumere un atteggiamento propositivo e scevro dai diktat di partito».

«Ripepi sbaglia – ha affermato Battaglia – sapendo di sbagliare, quando parla della svendita dello scalo a Sacal. Bisogna contestualizzare i fatti, mantenere la mente lucida e ricordare come, all’epoca, l’adesione al gestore unico, avvenuta peraltro a seguito di un bando pubblico e non per scelta di qualcuno come vorrebbe far sembrare Ripepi, fu la conseguenza del tremendo fallimento di Sogas, l’ex società di gestione piombata nel baratro per circostanze che, almeno per affinità politiche, il consigliere Ripepi non può dimenticare».

Chi è responsabile di che cosa?

«Come non può dimenticare – ha incalzato l’assessore – che il sindaco Giuseppe Falcomatà è stato il primo, una volta appurata la piega che stava prendendo Sacal, ad invocare la costituzione di una società indipendente, da realizzare insieme alle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina ed al Comune peloritano. Vani, infatti, fino a quel momento, si erano rivelati i tentativi di provare ad incidere all’interno di una compagine societaria che, a più riprese, ha respinto l’ipotesi di ingresso degli enti reggini nella propria governance. Soltanto la pubblicazione del Piano industriale, a lungo tenuto nascosto nei cassetti di Sacal nonostante le nostre ripetute rimostranze, ha spinto il sindaco Giuseppe Falcomatà e tutta la maggioranza ad invocare la fuoriuscita del “Tito Minniti” dall’organismo unico. Fa, dunque, piacere riconoscere come lo stesso Ripepi si sia accodato a questa richiesta».


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I responsabili del declino dell’aeroporto dello Stretto – ha aggiunto – hanno connotati precisi ed anche Ripepi lo sa. Sono quelli che hanno venduto la maggioranza delle quote di Sacal ai privati per poi riacquistarle in tutta fretta, con ingente sperpero di denaro pubblico, una volta scoppiato lo scandalo. Sono gli stessi che, da anni, vanno promettendo piani di sviluppo soltanto sulla carta, che sbandierano emendamenti scritti sul ghiaccio e che a Ravagnese stanno lasciando desolazione, polvere e sconforto. Massimo Ripepi, abbia il coraggio, così come tutti i cerberi e i pretoriani di questo governo regionale, di ammettere che c’è la volontà, ormai palese, di affossare l’aeroporto di Reggio e chiudere ogni possibilità di crescita ad un’area che si estende da Reggio fino a Messina, relegata all’isolamento per chiara ed espressa volontà di una parte politica».

L'investimento di Sacal e Rynair... per Lamezia

Intanto in Calabria si registra un incremento degli investimenti di Ryanair che rilancia la sua presenza in regione (Lamezia e anche Crotone) con nuove rotte, nuovi aeromobili e una collaborazione sempre più stretta con Sacal, ossia la società di gestione degli aeroporti calabresi finita nuovamente al centro delle polemiche in riva allo Stretto.

Cosa prevede il nuovo piano di investimenti, lo hanno spiegato a Gizzeria, in conferenza stampa, Eddie Wilson, Ceo di Ryanair, e l’amministrazione unico della Sacal, Marco Franchini. Già a partire dall'estate 2023 ci saranno ben 16 rotte per lo scalo internazionale di Lamezia Terme con la nuova rotta per Venezia.

«Abbiamo ormai da dieci anni una base a Lamezia e siamo l’unica compagnia che continua a investire su Crotone. Nei prossimi 5 anni ci sarà l’arrivo di ulteriori 300 aeromobili, un ordine che potrà portare benefici anche in Calabria», ha evidenziato Wilson nel giurare che quella che si appresta ad entrare nel vivo, «sarà l’estate migliore di sempre in Calabria»

La prospettiva è «continuare a crescere anche nei prossimi 3 anni, c’è spazio per questa crescita, siamo qui per un dialogo di crescita di lunga durata. Questa è l’ora della Calabria», ancora il ceo di Rynair.

Una prospettiva per l'Aeroporto dello Stretto?

«Le aspettative sono incrementare i dati di traffico dei nostri scali. La logica della collaborazione con Ryanair è una: la volontà da parte del nostro azionista di riferimento della Regione di poter dare certezza e costanza in una crescita che sia di carattere infrastrutturale, ma che vuole anche essere una crescita da un punto di vista dei collegamenti», ha spiegato Franchini, amministratore unico di Sacal.


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Nelle sue parole trova spazio anche l'aeroporto di Reggio Calabria. «Con l’assessorato al turismo della Regione – ha aggiunto – determineremo i mercati fonte più importanti per far sviluppare tutto il sistema aeroportuale – Reggio, Crotone e Lamezia – in un’ottica di differenziazione e specializzazione».

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