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Il gruppo scout Agesci Villa San Giovanni 2 ha vissuto uno dei momenti più significativi della vita di gruppo: i passaggi. Qual è il significato profondo di questa tappa di un cammino che inizia dalla "pista", attraversa il "sentiero" e prosegue lungo la "strada"?
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In un tempo moderno in cui si vive una disaffezione ai simboli e all’attesa, il valore delle cerimonie, delle quali il percorso Scout è ricco, si conserva e si tramanda da generazioni. La cerimonia dei “passaggi” è una tra queste e assume una centralità importante per la crescita personale e comunitaria dei ragazzi, chiamati a vivere dei momenti di passaggio per lasciarsi alle spalle il percorso compiuto e gettarsi in un’avventura nuova, con altri compagni e capi educatori mentre, invece, per chi resta in unità, il compito di accogliere la novità, aprirsi alla conoscenza di altri fratelli e sorelle che si affacciano al nuovo percorso cambiando branca.
I passaggi rappresentano quindi un momento unico per le bambine ed i bambini, le ragazze e i ragazzi, e per la loro «progressione personale unitaria». Percorrendo il cammino Scout, i bambini passano dall’essere coccinella o lupetto, a guida o esplorato[1]re, fino all’ “arrivo” - da rover e scolta - all’uomo e alla donna della partenza. Sin dal suo ingresso in branco o cerchio, in ogni lupetto e coccinella si intravedono l’uomo e la donna della partenza del domani, con i loro valori ed esperienze, frutto di un percorso ricco che li proietterà sulla strada del mondo, orientando le proprie scelte alla verità, al bene e all’annuncio. Il passaggio diviene quindi il simbolo della crescita personale, «in un cammino unico, continuativo e coerente».
Dall’avventura alla scoperta del valore del servizio, lungo la pista prima, il sentiero dopo e successivamente la strada, matura la consapevolezza che il cambiamento avviene mediante l’impegno personale e costante. È con questo bagaglio di valori ed esperienze che, lo scorso fine settimana, il gruppo scout Agesci Villa San Giovanni 2 ha vissuto le giornate dei passaggi, trascorrendo le attività in un pernottamento di gruppo, immersi tra gli uliveti della Piana di Gioia Tauro.
Il tema scelto è stato quello del vero cambiamento, che nasce dal cuore e rende ogni scout uomini e donne autentici, portatori di sani valori nel mondo e capaci di saper scegliere la giusta via da seguire. Attraverso il gioco e i momenti di animazione, con sfondo la storia di Pinocchio, ciascuno si è reso protagonista, sperimentando la gioia del ritrovarsi, dopo tanto tempo, assieme ai fratelli e sorelle scout di diverse età. I momenti dei saluti dei ragazzi che sono passati alle altre unità e le cerimonie vissute sono stati la parte fondamentale dell’esperienza, densa di forti emozioni e sentimenti di gratitudine ai capi educatori e ai compagni che li hanno accompagnati in questi anni.
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Questo l’augurio rivolto dai capi a tutti i ragazzi scout che hanno vissuto il momento dei passaggi: «lanciate il cuore oltre l’ostacolo e continuate il percorso scout con ancora più passione, scoperta e entusiasmo sulle nuove piste e strade che vi si apriranno davanti».
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