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Lo spettacolo è prodotto da Calabria dietro le quinte, in collaborazione con la compagnia Blu
È uno dei momenti più attesi dai più piccini della parrocchia, ma anche dai più grandi. Dopo l’accoglienza, a sancire ufficialmente l’inizio dell’anno Acr è la “Festa del Ciao” che, proprio in queste settimane, ha preso in via in molte parrocchie della diocesi di Reggio Calabria - Bova. I protagonisti sono bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Per alcuni è stata la prima esperienza con questo grande e gioioso appuntamento di un cammino di fede e allegria ricco ed emozionante.
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Una festa speciale, vissuta intensamente anche dai ragazzi della parrocchia del Santissimo Salvatore lo scorso 14 novembre. Una splendida giornata trascorsa all’insegna del divertimento ha caratterizzato la tanto attesa “Festa del Ciao”, «un momento di amicizia, fraternità, di condivisione che segna l’apertura del nuovo anno associativo dell’Azione cattolica dei ragazzi», come ricordato dagli educatori. I bambini dai 6 ai 14 anni proprio insieme ai loro educatori si sono incontrati nel salone parrocchiale, trasformato, per l’occasione, in una sartoria al fine di ambientarlo al tema del cammino annuale: “Su misura per te”.
È stata un’opportunità per raccontarsi attraverso il gioco e comprendere che la propria unicità va scoperta e valorizzata al meglio. «Il “sarto,” Gesù - è stato spiegato ai ragazzi - è il nostro artigiano che da un pezzo di stoffa crea un abito unico, su misura, perché si adatti perfettamente a noi». La festa ha avuto inizio con la partecipazione gioiosa alla Santa Messa. Riuniti attorno alla mensa del Signore ci si sente famiglia, figli che sperimentano l’unità e la comunione fraterna. Il parroco, don Antonio Bacciarelli si è soffermato sul significato della parola “Ciao”, una «forma di saluto amichevole che richiama l’incontro, l’accoglienza verso l’altro».
Ed è stato proprio lo spirito della gioia e del voler stare insieme ad animare questa festa del Ciao, ora più che mai, in cui si avverte il bisogno di relazionarsi e stare con gli altri. I bambini, organizzati in squadre, si sono divertiti in una stimolante caccia al tesoro, in cui si sono messi alla ricerca di oggetti utili per creare la propria scatola del cucito.
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Bottoni, filo, stoffe, forbici hanno fatto da protagonisti, cosicché, in un immaginario laboratorio sartoriale, ognuno ha creato, il proprio abito «unico ed originale», ed attraverso il gioco, è stato lanciato il messaggio a tenere lo sguardo fisso a Gesù Cristo che veste i panni dell’umanità e la riconduce alla sua forma più autentica. «Con riconoscenza e con l’animo colmo di gioia - il commento a conclusione della festa - il gruppo Acr, rende grazie a Dio per questa esperienza vissuta, certi che conserveremo nel cuore la bellezza di questo giorno speciale».
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