In un bene confiscato apre l’Agenzia sociale per la casa
La novità a Reggio Calabria. Si tratta di un sistema integrato che coinvolge due settori per l’ascolto attivo del territorio. Gli sportelli aperti presso la Galleria Zaffino.
Torna alla ribalta una proposta più volte rilanciata che questa volta cerca sponde istituzionali a Palazzo Campanella: una corsia preferenziale per gli alloggi popolari alle donne vittime di violenza. A rilanciare l'idea, questa volta, è Vincenzo Leotta, Segretario ANIA di Reggio Calabria.
“L’ANIA (Associazione Nazionale Inquilini ed Assegnatari) della Città Metropolitana di Reggio Calabria plaude all’iniziativa legislativa del consigliere regionale Antonio Billari che mira a dare una risposta, certa e immediata, in merito al disagio abitativo vissuto da parte delle donne in difficoltà, vittime di abusi e maltrattamenti fisici e psicologici, nella maggioranza dei casi, in ambito domestico“. Lo scrive in una nota Vincenzo Leotta, Segretario ANIA di Reggio Calabria.
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“Le stesse vittime, che hanno avuto il coraggio di denunciare i loro aguzzini, sono costrette così a lasciare la propria casa, insieme ai figli, chiedendo ospitalità e sostegno alle case rifugio e alle altre strutture di accoglienza della Regione – prosegue Leotta –. Dare a loro una nuova opportunità di vita, rendendole autonome, a partire dalla possibilità di avere assegnata una casa di edilizia residenziale pubblica, nella quale vivere sicure, diventa più che giusto e di fondamentale importanza”.
“Le case rifugio e le case accoglienza che ospitano in emergenza queste donne, non potendo in molti casi dimetterle per mancanza di soluzioni abitative alternative, di fatto, registrano spesso un esaurimento dei posti e l’impossibilità di procedere a nuovi ingressi – si legge ancora nella nota –. Inoltre, si registra a carico della Regione uno spreco di risorse economiche tenendo conto che per ogni donna ed ogni minore accolto vi è una retta giornaliera e quindi un costo per il bilancio regionale che potrebbe essere utilizzato per dare risposte ad altre situazioni di crisi sociali ed economiche”.
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“In presenza, quindi, di situazioni gravi in cui si ravvisano dei pericoli di vita per le donne ed i figli coinvolti , grazie a questa proposta di legge, gli operatori dei centri antiviolenza e dei servizi sociali potranno segnalare e richiedere direttamente ai Comuni di procedere all’assegnazione temporanea, per un periodo massimo di tre anni, di alloggi di e.r.p., ivi compresi gli immobili confiscati, che rientrano nella loro disponibilità. I Comuni potranno farlo, seguendo l’ordine cronologico delle segnalazioni pervenute da parte dei Centri antiviolenza e/o degli operatori comunali e previa verifica dei requisiti previsti in capo agli aventi diritto“, prosegue il presidente dell’ANIA.
“L’ANIA della Città Metropolitana di Reggio Calabria chiede, pertanto, al Presidente del Consiglio regionale, On. Filippo Mancuso, e al Presidente della Terza Commissione consiliare, On.le Pasqualina Straface, l’esame e l’approvazione immediata della proposta di legge in questione“, conclude la nota.
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