Avvenire di Calabria

Il suo ingresso in parrocchia è coinciso con l'inizio del cammino sinodale diocesano

Arangea, un nuovo cammino iniziato insieme

Padre Domenico Seminara racconta i suoi primi due messi di servizio nella nuova comunità

di Francesco Chindemi

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Un cammino sinodale iniziato assieme. L’arrivo del nuovo parroco della comunità di Arangea è nei fatti coinciso con l’avvio del sinodo diocesano, aperto lo scorso 17 ottobre dall’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova Fortunato Morrone. Il presule, qualche giorno dopo, si è recato ad Arangea ed ha presieduto la santa messa, durante la quale la comunità parrocchiale ha accolto padre Domenico Seminara.


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«È una nuova avventura quella che ho intrapreso due mesi fa, dopo aver risposto alla chiamata del nostro vescovo», ci racconta oggi il sacerdote della Congregazione dei padri monfortani. Per lui che ben conosce le diverse realtà della periferia nord di Reggio Calabria, l’essere giunto quale guida in una parrocchia dell’estremo opposto della città è un qualcosa di veramente nuovo.

«Una nuova storia – aggiunge il parroco di Arangea - che il Signore ha voluto intrecciare con la mia vita e quella di tanti altri fratelli e sorelle». Padre Domenico Seminara ha avuto la fortuna di conoscere «una bella realtà parrocchiale», presente e attenta ai bi[1]sogni degli ultimi. Frutto certamente del lavoro, continua il sacerdote, dei suoi predecessori. «Nonostante sia tra[1]scorso poco tempo dal mio ingresso in parrocchia - dice - ho avuto modo di cogliere i segni della preziosa opera intrapresa dai confratelli che sono stati qui prima di me. Hanno accompagnato e aiutato questa comunità a crescere e, soprattutto, a maturare».

È importante, adesso, «proseguire nel solco del cammino già tracciato e rafforzare le radici che hanno già attecchito negli anni passati». Del resto, non è altro «ciò che la Chiesa, universale e locale, sta vivendo, attraverso il sinodo», afferma padre Seminara. L’invito ad accogliere in maniera più incisiva lo stile sinodale, ancora le parole del parroco, «ci propone anche nuovi interrogativi per uscire da certi schemi rigidi ed entrare in un cammino fatto di maggiore responsabilità e impegno. Non solo noi come preti, ma come Popolo santo di Dio».

Arangea, un cammino nuovo in stile sinodale

Da qui l’esigenza di «aprire nuovi spazi ai laici, attraverso quella maturità e responsabilità di scelta, come servizio in una Chiesa che è sulla strada. Quella “Chiesa in uscita” di cui parla papa Francesco che si mette in ascolto e anche in relazione con gli altri. Accompagnata dalla presenza viva del Signore». «Io amo ripetere spesso: nel bene dell’altro c’è il nostro bene. Se noi creiamo il bene dell’altro noi intraprendiamo un cammino diverso», afferma ancora il religioso monfortano. «Siamo solo all’inizio di questa doppia esperienza, quella parrocchiale e quella sinodale», ancora le sue parole.


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«Mi conforta - dice - il fatto di aver avuto la fortuna di incontrare, all’interno di questa comunità, delle realtà mature. Parlo del servizio di catechesi, ma anche dei gruppi famiglia, dei gruppi giovani, della Caritas e del Centro di ascolto. Realtà - conclude padre Seminara - fatte di persone che ben incarnano lo stile sinodale, con quella certezza che tutti vogliamo: rispondere al progetto di Dio».

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