
“Caos a Broadway” va in scena al Teatro San Bruno
Lo spettacolo è prodotto da Calabria dietro le quinte, in collaborazione con la compagnia Blu
Arrivano i vaccini ad Arghillà: sinergia esercito-volontari. Stamattina l'esercito è arrivato nella periferia di Reggio Calabria con le dosi del siero: ottima la risposta. Dopo nemmeno un'ora dall'apertura delle registrazioni sono già un centinaio i cittadini, di diversa etnia, pronti a sottoporsi alla vaccinazione.
Lo Stato risponde presente. Arghillà ha - seppur temporaneamente - un suo centro vaccinale. Il risultato è arrivato grazie alla mobilitazione dell'opinione pubblica e il dinamismo del Garante per i diritti dei minori della Città metropolitana di Reggio Calabria, Emanuele Mattia.
Mattia, in scadenza di mandato (e le voci parlano di un suo addio a Palazzo Alvaro, ndr), ha mobilitato l'esercito che è giunto nella periferia con le dosi del vaccino (Moderna e Pfizer). Fondamentale il supporto del Polo di Medicina solidale dell'Ace.
Infatti, dopo un primo disorientamento (era previsto il montaggio della tenda dell'esercito, ipotesi sfumata all'ultima ora), il fondatore di Ace ha aperto i locali della struttura predisponendo un percorso di accompagnamento ai cittadini di Arghillà. Ottima la risposta della popolazione: come potete vedere dalle nostre foto è stata una vera e propria corsa al vaccino.
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
A metà mattinata è un centinaio il numero di cittadini, compresi tanti minori, che hanno scelto di vaccinarsi. Si tratta di un dato tutt'altro che scontato reso possibile anche dal lavoro capillare della Croce Rossa e dei volontari del territorio nello spiegare minuziosamente i benefici della vaccinazione. Presente anche il consigliere regionale, Salvatore Cirillo (Coraggio Italia) che ha supportato l'iniziativa.
Sul caso-Arghillà abbiamo sentito anche il commissario dell'Asp di Reggio Calabria (la cui intervista integrale uscirà domenica sul settimanale). Gianluigi Scaffidi ha salutato con positività all'iniziativa, trattenendo alcune riserve. «È fondamentale - ha spiegato - comprendere quanta gente aderirà. Abbiamo fatto esperienze simili, a Platì e San Luca raggiungendo numeri irrisori».
Secondo il commissario, nessuna risorsa va sprecata: «Siamo in emergenza. Se un team di vaccinatori può fare 350 dosi al giorno non può restare fermo ad aspettare 20-30 cittadini al massimo». Ma al momento, se il trend sarà confermato, ad Arghillà la risposta sembra essere massiccia.
PER APPROFONDIRE: Vaccini, Calabria da primato
L'ha detto Draghi e l'ha confermato Occhiuto: per i No-Vax le limitazioni saranno serratissime: «Ho chiesto al governo la possibilità di fare un lockdown selettivo per i no vax».
E il caso Platì, già evocato da Scaffidi nella nostra intervista torna in modo preponderante: «In Calabria ho fatto la "zona rossa" solo a Platì, un comune che ha meno del 30% dei vaccinati. Qualche settimana fa - ha ribadito Occhiuto - sono andato in questa cittadina reggina, ho fatto aprire un centro vaccinale ed ho detto agli abitanti: vaccinatevi o vi metto in "zona rossa". Il primo giorno si sono vaccinati in 40, il secondo in 20, poi sempre meno. E adesso sono in "zona rossa", e resteranno a casa».
Lo spettacolo è prodotto da Calabria dietro le quinte, in collaborazione con la compagnia Blu
Il presidente del Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, Ezio Pizzi, ripercorre i
È partita la nuova campagna dell’8xmille alla Chiesa cattolica, che racconta una Chiesa sempre più