Avvenire di Calabria

Oggi Avvenire dettaglia tutte le informazioni relative all'Assegno unico: da come e quando chiederlo fino alla divisione in scaglioni in base ai redditi

Assegno unico, al via le domande all’Inps: serve l’Isee

Una misura per tutti: per i super ricchi - come i Ferragnez citati dal ministro Bonetti - previsti 50 euro a figlio. Scattano le polemiche, ma sono giuste?

di Marco Iasevoli *

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Assegno unico, al via le domande all'Inps: serve l'Isee. Oggi Avvenire dettaglia tutte le informazioni relative all'Assegno unico: da come e quando chiederlo fino alla divisione in scaglioni in base ai redditi. Una misura per tutti: per i super ricchi - come i Ferragnez citati dal ministro Bonetti - previsti 50 euro a figlio.

Assegno unico, al via le domande all'Inps: serve l'Isee

Dal primo gennaio è possibile presentare on-line, sul sito dell’Inps, la domanda per ricevere da marzo l’assegno unico e universale per figli fino ai 18 anni (e sino ai 21 in misura dimezzata). Il sussidio, che non fa aumentare il reddito ai fini Irpef, sarà erogato da marzo in sostituzione delle precedenti misure per i figli: detrazioni, assegni familiari, bonus 'mamma domani', bonus bebè. Resta però in vigore il bonus nido. L’importo massimo è di 175 euro al mese, a figlio, per le fasce Isee sino a 15mila euro; l’importo minimo e valido anche con Isee superiori a 40mila euro è 50 euro al mese. Sono previste delle maggiorazioni legate al numero dei figli e alla presenza di figli disabili. Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha comunicato che nelle prime 48 ore sono state già presentate 110mila domande, salite ieri oltre le 130mila.


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Chi lo può chiedere

L’assegno spetta a tutte le famiglie con figli e lo si può chiedere dal settimo mese di gravidanza. L’importo è maggiore per le fasce di reddito più basse e per i nuclei numerosi. Per i figli con disabilità l’assegno è riconosciuto senza limiti di età, con maggiorazioni legate all’Isee e al grado di disabilità. La domanda (che andrà ripetuta ogni anno) va presentata da uno dei due genitori. Il pagamento avviene tramite un Iban intestato al richiedente o con bonifico domiciliato. Possono presentare la domanda i cittadini italiani e dei Paesi Ue e le persone titolari di un permesso di soggiorno, comunque residenti in Italia da due anni.

Quando e come si presenta la domanda.

L’Inps ha attivato un servizio on-line cui si accede con Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi. Diversamente, ci si può rivolgere a un patronato. Attenzione: per le domande presentate sino al 28 febbraio la prima erogazione è prevista a marzo. Per quelle presentate dopo il 28 febbraio il pagamento scatterà dal mese successivo a quello d’inoltro della domanda; tuttavia sino al 30 giugno si ha diritto ad avere comunque gli arretrati da marzo.

Infografica Avvenire

Importi ed Isee

Gli importi dell’assegno variano in base all’Isee. Il massimo (175 euro a figlio, più maggiorazione di 85 euro dal terzo figlio in poi) si ottiene con un Isee sino a 15mila euro. Da questa soglia, gli importi iniziano a scendere gradualmente, sino a un minimo di 50 euro per le dichiarazioni dai 40mila euro in su. Chi non presenta l’Isee avrà comunque diritto all’importo minimo di 50 euro per figlio. Sul sito Inps è disponibile pure un simulatore: permette di calcolare l’importo mensile della nuova prestazione.


PER APPROFONDIRE: Assegno familiare, i pagamenti estivi sono in alto mare


Le maggiorazioni

Dal terzo figlio in poi vi è un aumento di massimo 85 e minimo 15 euro al mese, in base alle soglie Isee. Ciascun figlio minorenne disabile riceve in più 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, 95 in caso di disabilità grave e 85 euro se è 'media'. Per ciascun figlio con disabilità maggiorenne, e fino al compimento del ventunesimo anno di età, è prevista una maggiorazione di 80 euro mensili rispetto all’importo standard. Per ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni è previsto un assegno dell’importo di massimo 85 euro mensili e minimo 25 euro mensili, in base alle soglie Isee. Maggiorazioni sono previste anche per le madri sotto i 21 anni (di 20 euro mensili a figlio), per le coppie in cui entrambi i genitori lavorano (massimo 30 euro mensili a figlio, che si annullano ai 40mila euro Isee) e per i nuclei con 4 o più figli (un forfait di 100 euro mensili a famiglia). Compiuti i 18 anni, e sino ai 21, l’importo dell’assegno unico diventa di 85 euro per figlio. Scende poi sino a 25 euro dai 40mila euro Isee.

Compatibilità con il Reddito di cittadinanza.

Chi riceve il Reddito di cittadinanza riceverà l’assegno unico direttamente dall’Inps, senza fare domanda. Al contempo, però, gli sarà tolta la parte del Reddito che è legata ai minori.


* Avvenire

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