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In Calabria su un totale di oltre 600 chilometri di spiagge, quasi il 30% è occupato da stabilimenti balneari. Oltre 15 mila i posti di lavoro per un giro d'affari milionario con significative ricadute per l'intero territorio calabrese.
La recente sentenza del Consiglio di Stato che ha intimato le amministrazioni locali a fare marcia indietro sulle proroghe automatiche delle concessioni balneari al 31 dicembre 2024 (attuate attraverso la legge nazionale 118 del 2022) rischia di stravolgere l'intero settore, alla vigilia della stagione estiva.
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Un settore rispetto al quale il Governo non è ancora riuscito a mettere ordine, secondo quanto previsto dalla direttiva europea (la "Bolkestein") che prevede la messa a bando, attraverso procedure di selezione imparziali e trasparenti, delle concessioni per l'occupazione di suolo pubblico, quindi anche per l'occupazione delle spiagge.
PER APPROFONDIRE: Concessioni balneari, stop alle proroghe dal Consiglio di Stato. Nucera: «Sentenza folle, reagiremo con forza»
Gli enti locali, ad oggi, si ritrovano ancora con le mani legate, in assenza di precise direttive da parte del governo nazionale. Anche i bandi che alcune amministrazioni avrebbero avviato rischiano di essere inficiati.
Il comune di Reggio Calabria, quest'anno, aveva giocato d'anticipo, procedendo con la proroga delle concessioni demaniali, in applicazione proprio della legge 118. Cosa succederà, adesso, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 30 aprile? Intanto, afferma l'assessore alla città produttiva Marisa Lanucara, «bisogna capire come si muoverà ora il governo nazionale. Sappiamo che sono in contro interlocuzioni tra l'esecutivo e la comunità europea».
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Il comune di Reggio Calabria, aggiunge l'assessore, «è pronto con nuovi bandi secondo quanto previsto dalla direttiva Bolkestein. Oggi non siamo però nelle condizioni di muoverci, almeno fino a quando non sarà Roma a dire cosa fare alle amministrazioni locali. Da parte nostra - aggiunge - abbiamo fatto tutti il possibile per mettere in sicurezza la stagione estiva e tutelare gli imprenditori».
«Già nel mese di marzo - ancora Lanucara - abbiamo abbiamo avviato un’interlocuzione con le sigle di categoria. Fondamentale il lavoro svolto, in tal senso, dal dirigente Marco Didonna e dal responsabile del settore Roberto Dimare». L’impegno è rendere ancora più attrattiva Reggio, cogliendo anche le opportunità legate alle nuove rotte aeree.
«In vista dell’estate reggina sono previste molte iniziative. Per quanto riguarda il mio settore aggiunge Lanucara - do molta importanza all’animazione territoriale. Già il mese di maggio, con l’iniziativa del maggio in fiore, saranno coinvolte le principali piazze cittadine ed il corso Garibaldi. Stiamo cercando, inoltre, di concretizzare altre iniziative nel mese di giugno con la collaborazione delle imprese del territorio».
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«A breve - conclude l’assessore - incontrerò le organizzazioni datoriali per concertare la possibilità delle aperture domenicali. Mi rendo conto che non sarà facile. Ma è un’opportunità per tutto il tessuto produttivo cittadino». Tutto questo in attesa di capire che tipo di piega andrà ad assumere la stagione estiva, alla luce di quanto intimato dal massimo organo della giustizia amministrativa.
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