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Nella seduta del 31 marzo il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha approvato il Bilancio di previsione 2025. Un documento definito “in salute” dall’Amministrazione, che rivendica i risultati di undici anni di lavoro. Forti le critiche delle opposizioni, tra richieste di maggiore trasparenza, riduzione delle tasse e miglior uso delle risorse.
I lavori del Consiglio comunale si sono aperti con un momento di raccoglimento, su proposta del consigliere Filippo Quartuccio, per esprimere solidarietà alle vittime del terremoto in Myanmar. La richiesta è stata accolta all’unanimità.
L’assessore alle Finanze Domenico Battaglia ha illustrato lo schema di Bilancio, sottolineando i risultati ottenuti grazie al recupero di credibilità dell’Ente presso i ministeri e a una gestione oculata delle risorse. Il disavanzo si è ridotto da 400 milioni nel 2020 a 191 milioni, con una contrazione di 20 milioni solo nell’ultimo anno.
Previsti investimenti per 470 milioni di euro in opere pubbliche, con risorse provenienti da Pon Metro Plus, Pnrr e altri fondi già stanziati. Nonostante l’aumento dei canoni regionali per lo smaltimento dei rifiuti e altri costi esterni, i tributi comunali resteranno invariati, con prospettive di future agevolazioni.
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Battaglia ha definito il Bilancio «non solo un documento contabile, ma anche politico», ricordando la scelta iniziale di non dichiarare il dissesto come atto di responsabilità verso la città.
Il consigliere Antonino Minicuci (Lega) ha riconosciuto la correttezza tecnica del documento, ma ha sollevato dubbi su trasparenza e partecipazione, denunciando un saldo di cassa anomalo e una lentezza amministrativa che penalizza l’efficienza. Ha criticato il mancato abbassamento dei tributi, l’evasione fiscale ancora elevata, il ritardo nella definizione delle istanze di condono edilizio (2.000 su 30.000) e la perdita di risorse nei trasporti e nei fondi per la protezione civile.
Di diverso parere il consigliere Giuseppe Marino (Pd), che ha ribadito la serietà del documento contabile rispetto ai bilanci “creativi” del passato. Ha chiesto risposte certe dall’Agenzia di Coesione per fondi già spesi ma non ancora erogati e ha sottolineato la necessità di tempi certi nei pagamenti per i servizi già effettuati.
Il consigliere Demetrio Marino (Fratelli d’Italia) ha denunciato il mantenimento di alti tributi, con una Tari aumentata di 70 euro per cittadino, e disservizi persistenti. Ha richiesto una revisione della spesa e un miglior impiego delle risorse nei servizi essenziali, oltre a un impegno concreto sulla trasparenza.
Per il consigliere Antonino Castorina (Red) l’uscita dal piano di riequilibrio è «storica». Ha accusato l’opposizione di retorica, rilevando l’assenza di emendamenti concreti durante i lavori della Commissione Bilancio.
Saverio Pazzano (La Strada) ha chiesto l’adozione del bilancio sociale, già approvato in passato ma mai realizzato, utile per una maggiore partecipazione e redistribuzione equa delle risorse. Ha criticato il mancato supporto all’economia di prossimità e ha sollevato dubbi sull’utilità del Ponte sullo Stretto, opera che sottrarrebbe fondi alla coesione territoriale.
Il consigliere Giuseppe Sera (Pd) ha elencato gli interventi positivi portati a termine: la gestione dell’illuminazione pubblica affidata a Enel X, l’acquisto di 49 nuovi autobus e nuove pensiline, il servizio anagrafe online e le azioni di solidarietà come gli Empori di Arghillà e Pellaro, attivi dal 2015. Ha ricordato che il servizio idrico è di competenza regionale, non comunale.
Nel suo intervento conclusivo, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha ringraziato il Consiglio comunale e in particolare la Presidenza, l’assessore Battaglia, il dirigente Franco Consiglio e il presidente della Commissione Pino Cuzzocrea.
Ha definito il percorso compiuto «un miracolo», frutto di scelte politiche lungimiranti, ricordando che nel 2014 il disavanzo era di 400 milioni, oggi ridotto a 190 milioni. Sono aumentate le riscossioni e si è consolidata la gestione delle società partecipate.
Il Bilancio è stato approvato con un mese di anticipo rispetto al passato, e ciò rappresenta, secondo il primo cittadino, «un segno di maturità amministrativa».
Falcomatà ha annunciato che nel 2024 sono stati assunti 23 agenti di polizia locale, cui si aggiungono 18 agenti da concorso e 40 assistenti sociali, con 26 assunzioni previste nel 2025. Ha lamentato il silenzio politico sui tagli della Legge di bilancio nazionale: «Al nostro Comune mancano un milione di euro e 35 milioni dal Fondo crediti di dubbia esigibilità». Concludendo, ha evocato il termine cinese “Shu”, che significa portare gli altri nel cuore: «Senza empatia, senza tenere dentro di sé la comunità, non si fa politica. Noi lo abbiamo fatto e continueremo a farlo».
Nelle dichiarazioni di voto, il consigliere Minicuci ha confermato il voto contrario; Antonino Zimbalatti si è espresso a favore, auspicando misure per ridurre la pressione fiscale; Franco Barreca ha votato a favore ma ha ricordato che i cittadini pagano ancora debiti del passato, come quello per il concerto di Elton John di oltre dieci anni fa.
Il Bilancio è stato approvato con 18 voti favorevoli, 11 contrari e un astenuto. La discussione sul secondo punto all’ordine del giorno, la modifica del regolamento comunale di contabilità, è stata rinviata su proposta del gruppo Red.
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