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Da Nord a Sud, giornata di festa per l'Arma dei Carabinieri che celebra, oggi, il 209° anniversario della sua fondazione. Diverse le iniziative e le celebrazioni svolte in tutta Italia. Anche il Papa ha elogiato gli uomini dell'Arma per la "prossimità" che contraddistingue il loro servizio.
I Carabinieri compiono 209 anni e festeggiando in tutti Italia, ma anche nei teatri di pace che li vedono impegnati in tutto il mondo. Il 5 giugno è una data importante per la Benemerita. Più di un secolo fa, il 5 giugno 1920, veniva concessa, infatti, all'Arma dei Carabinieri la prima Medaglia d'Oro al Valor Militare, per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
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La data di oggi ricorda quell'evento e contestualmente si ricorda anche l'anniversario del corpo fondato, in realtà, il 13 luglio del 1814 nell'allora Regno di Sardegna. Dopo l'unità d'Italia, l'Arma dei Carabinieri entrò a far parte delle forze armate italiane del Regno d'Italia prima e della Repubblica Italiana poi. Un legame indissolubile che, da oltre due secoli, prosegue fino ai giorni nostri.
Tradizione e innovazione è il binomio che da sempre contraddistingue il servizio svolto dai Carabinieri a contrasto della micro e macro criminalità. Così come la "prossimità" che li rende vicini alle comunità servite, al pari delle parrocchie.
«Non solo nelle fiction, il binomio Chiesa - Benemerita, appartiene proprio alla storia dell’Arma», ha recentemente dichiarato, ad Avvenire di Calabria, l'attuale comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, il colonnello Marco Guerrini, ripercorrendo oltre due secoli di vita del corpo a cui appartiene. «La prossimità - le sue parole - è il tratto distintivo che accomuna parrocchia e stazione, pur nella diversità del servizio reso, comunque accanto alle comunità».
«Nei paesi, sia la stazione dei carabinieri che la parrocchia rimangono tra i principali punti di riferimento per chi è in cerca di una porta a cui bussare in caso di difficoltà. Noi non curiamo l’aspetto spirituale, ma è frequente che i due piani si intersechino quando si tratta di rispondere ai bisogni della gente», ancora l'ufficiale dell'Arma.
Lo stesso colonnello Guerrini ha presieduto questa mattina a Reggio Calabria, le celebrazioni per il 209° anniversario di fondazione del corpo. La cerimonia si è svolta presso la sede del comando provinciale, alla presenza delle massime autorità civili, religiose e militari della città (tra cui anche l'arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone), oltre che delle associazioni combattentistiche e d'arma.
È stata un'occasione per ringraziare gli uomini e le donne della Benemerita per la preziosa azione intrapresa a contrasto della criminalità organizzata, ma anche al servizio della comunità.
La cerimonia è stata una sorta di commiato per l'attuale comandante che ha colto l'occasione non solo per salutare, ma anche ringraziare le autorità presenti e i rappresentanti delle forze dell'ordine per la proficua sinergia avviata in questi anni. Il colonnello Guerrini il prossimo settembre lascerà, infatti, il comando provinciale di Reggio Calabria, a conclusione della sua esperienza in riva allo Stretto.
Rivolgendosi proprio a Guerrini, il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, Paolo Brunetti ha espresso «i migliori auguri di buon lavoro per le nuove attività che andrà ad intraprendere». Insieme agli auguri anche i ringraziamenti per quanto fatto, condivisi con il sindaco facente funzioni della Città metropolitana, Carmelo Versace.
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Anche grazie alla suta attenta azione di coordinamento in questi anni, ha detto Versace, «la presenza dei Carabinieri nei nostri Comuni – ha aggiunto – rappresenta un presidio di democrazia a garanzia delle libertà fondamentali e della sana convivenza civile, un costante punto di riferimento per ogni cittadino che, nell’Arma e nelle altre forze dell’ordine, riconosce il sacrificio ed il coraggio di chi agisce ed opera in prima linea nella lotta al crimine organizzato».
Al termine dell'Angelus di ieri, papa Francesco ha salutato, tra gli altri, in maniera speciale i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, «che ringrazio - ha detto - per la vicinanza quotidiana alla popolazione». Poi l'invocazione alla Virgo Fidelis «vostra Patrona. Protegga voi e le vostre famiglie», ancora le parole di Francesco.
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