Avvenire di Calabria

Si è conclusa stamattina la fase diocesana dell'Inchiesta per la Causa di Beatificazione di Aurelio Cassiodoro

Cassiodoro beato, chiusa l’inchiesta diocesana. Il vescovo Bertolone: «Modello di dialogo»

Nel corso della celebrazione in Cattedrale, il vescovo Bertolone ha tratteggiato la figura del senatore calabrese

di Redazione Web

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Cassiodoro Beato. È finita poco fa la celebrazione di chiusura dell'Inchiesta diocesana per la causa di beatificazione di Aurelio Cassiodoro. L'evento si è tenuto all'interno della Basilica cattedrale di Catanzaro. Il vescovo Bertolone su Cassiodoro: «Modello di dialogo».

Monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, nel suo discorso, ha sottolineato come la diocesi catanzarese abbia «raccolto, grazie anche al lavoro di sei periti storici, ogni elemento utile a provare che il Servo di Dio invocato come Santo è oggetto di culto ab immemorabili tempore». Una santità, a dire di Bertolone, testimoniata da «un’ininterrotta fama di segni, sia sul piano documentale e letterario, sia su quello iconologico e archeologico». Il presule, a riprova di questo, cita la concattedrale di Squillace e all’area dello Scolacium sul promontorio di Copanello-Stalettì.

Chi era Aurelio Cassiodoro?

Cassiodoro, appartenente a una ricca e nobile famiglia calabrese, pertanto, non può certamente esser ridotto negli angusti limiti che ne fanno «un pio monaco, devoto commentatore di salmi, un sant’uomo con velleità pedagogiche». Egli è, piuttosto, il grande politico, ma anche l’asceta, uno dei grandi fondatori del monachesimo occidentale, insieme con Gregorio Magno e Benedetto da Norcia.

La parole dei pontefici

Giovanni Paolo II e Benedetto XVI si sono soffermati sulla figura di Cassiodoro. In particolare, Benedetto XVI, gli ha dedicato un intera Udienza generale il 12 marzo 2008. Il papa emerito lo descrive come «uomo di alto livello sociale», dedito «alla vita politica e all’impegno culturale come pochi altri nell’Occidente romano del suo tempo». Inoltre il pontefice del tempo lo addita quale «modello di incontro culturale, di dialogo, di riconciliazione».

Il vescovo Bertolone su Cassiodoro
L'intervento di monsignor Vincenzo Bertolone durante la chiusura dell'inchiesta diocesana su Cassiodoro

Quindi Bertolone sottolinea come «Cassiodoro non fu mai monaco», ma «si limitò a mettere a disposizione i propri possedimenti presso Squillace». Così facendo, il «Vivarium divenne il primo monastero occidentale». Riuscendo in un'opera unica. La «una fusione tra l’ideale contemplativo classico e quello dell’operosa preghiera cristiana, che rappresenterà il prototipo dei centri culturali monastici del Medioevo».

La conversione e il "risarcimento"

Dopo questa analisi, Bertolone passa in rassegna la conversione di Cassiodoro. Quest'ultima evidenzia «la spiritualità cassiodorea, fortemente cristocentrica, con riverberi sul piano dei rapporti tra fede e scienza, religione e impegno politico.». Per questo motivo, Cassiodoroindica «le linee di un’autentica rinascita al mondo contemporaneo».

Da quì, Bertolone parla di un «doveroso “risarcimento” a uno dei grandi protagonisti di questa controversa storia spirituale cristiana meridionale, distintosi sia in campo culturale e politico, sia in campo biblico, teologico e, come ben si dice oggi, di inculturazione della fede cristiana, quale possibile fermento positivo nei gorghi delle varie e diverse tendenze culturali del contesto».

Il vescovo Bertolone su Cassiodoro
Un momento della Sessione di chiusura dell'Inchiesta diocesana per la Causa di Beatificazione di Aurelio Cassiodoro

L'inchiesta diocesana

Sigillati i documenti della fase diocesana, Bertolone spiega: «Ora si trasmettono gli atti alla Congregazione delle cause dei santi, affinché, studiati gli atti della Causa, posti durante l’Inchiesta diocesana, in particolare per valutare le fonti scritte relative al culto ab immemorabili, possa concedere l’auspicata beatificazione equipollente di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro»

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Venerdì 23 luglio, alle 11, presso presso la Basilica Minore di “Santa Maria Assunta” in Squillace si terrà la Sessione di Chiusura. Per l’occasione tutti i documenti prodotti saranno sigillati e inviati in Vaticano. Poi il lavoro passerà nelle mani delle Congregazioni.