Avvenire di Calabria

Chi era Aurelio Cassiodoro? E che legame ha con la Calabria? Domande che, per alcuni, possono apparire come scontate, ma non lo sono

Aurelio Cassiodoro, al via una campagna archeologica nel cuore della Calabria

Conservare la memoria e approfondire la storia di personalità importanti come Cassiodoro aiutano a comprendere meglio la lunga storia calabra

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Chi era Aurelio Cassiodoro? E che legame ha con la Calabria? Domande che, per alcuni, possono apparire come scontate, ma non lo sono. Conservare la memoria e approfondire la storia di personalità importanti come Cassiodoro aiutano a comprendere meglio la lunga storia della Chiesa calabrese.

Una campagna archeologica sui luoghi di Aurelio Cassiodoro in Calabria

Il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana ha promosso nuove ricerche aperte a tutti gli studenti e laureati dei vari indirizzi di Scienze dei beni culturali nel territorio dell’antica Scolacium e nei luoghi della regione legati alla vita del grande scrittore tardoantico e alto funzionario di Teodorico, il cui processo di beatificazione è in corso


I NOSTRI APPROFONDIMENTI: Stai leggendo un contenuto premium creato grazie al sostegno dei nostri abbonati. Scopri anche tu come sostenerci.


«Ricostruire il mosaico che compone i diversi elementi del paesaggio storico, individuare la stratificazione del tempo e capirne l’evoluzione offre la possibilità di contestualizzare e capire meglio il portato culturale del passato dei diversi territori, ma serve anche al loro presente: alla valorizzazione per rilanciare il turismo, per rinnovare una consapevolezza identitaria e collettiva. E questi, infatti, sono gli obiettivi di un’iniziativa che pone al centro la figura del grande scrittore tardoantico Cassiodoro, il suo rapporto con i luoghi della Calabria che gli diedero i natali e dove fondò, nella seconda parte della sua vita, uno dei centri monastici culturali più importanti del Medioevo». A riportarlo è Maria Milva Morciano su Vatican News.

Chi era Aurelio Cassiodoro?

Nato a Squillace nel 490 e morto a Vivario nel 580, Flavio Magno Cassiodoro spese la prima parte della sua vita nell’attività politica, a stretto contatto con i re ostrogoti, primo fra tutti Teodorico di cui era un alto funzionario, prima console poi magister officiorum, ovvero ministro per la politica interna. Si impegnò con passione per realizzare il sogno di unire i romani con i goti, la cultura romana occidentale con la spinta delle nuove popolazioni germaniche provenienti da nord e nord-est. Ricoprì ancora ruoli di spicco come quella di prefetto e fu consigliere della regina Amalasunta, di Teodato e Vitige. Le vicende della sua vita e di un periodo storico in trasformazione, concitato e complesso, si trovano nella sua opera Historia Gothica.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Nel 540, quando il generale di Giustiniano fece prigioniero Vitige, crollarono tutte le sue speranze di unione tra germani e romani. Cassiodoro si ritirò quindi a vita privata. Scrisse il De anima quale tredicesimo libro di un'altra opera monumetale, le Variae, dove spiegò la sua trasformazione: la rinuncia alla vita pubblica nella politica a favore di un raccoglimento spirituale che gli rinnova la vita. Lasciò Costantinopoli per tornare ai suoi luoghi natii. Nei pressi di Squillace, a Vivario, fonda un cenobio, il Vivarium, che diventa un modello, dove ci si occupava di copiare e conservare testi classici e patristici classici, specie quelli greci. Un luogo che si arricchì presto di una grande raccolta di codici e che poteva avvalersi di uno scriptorium.

La Calabria prova a fare memoria di Aurelio Cassiodoro

Il progetto è partito il 27 febbraio scorso, presso la curia Arcivescovile di Catanzaro-Squillace, durante l’incontro tra l’arcivescovo Claudio Maniago, monsignor Carlo dell’Osso, segretario generale del Pontificio istituto di archeologia sacra (PIAC), la responsabile della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, e vedrà impegnati, dal 10 luglio prossimo, gli studenti del PIAC in collaborazione con le istituzioni coinvolte e con le realtà locali.


PER APPROFONDIRE: Aurelio Cassiodoro beato, chiusa l’inchiesta diocesana in Calabria: «Modello di dialogo»


Le attività previste sono molte e variegate e mescolano necessità di indagine del passato con progettualità futura, integrandosi al piano urbanistico comunale. Sarano condotte delle ricerche di ricognizione di superficie per ottenere una mappatura delle evidenze archeologiche. Seguiranno l'analisi topografica, i laboratori di processazione dei materiali e momenti di formazione specifica nei comuni di Stalletì e Squillace. Responsabile scientifico è il professor Philippe Pergola mentre i direttori scientifici delle attività sul campo sono a cura degli archeologi Domenico Benoci e Gabriele Castiglia.

Ci troviamo nel cuore della Magna Grecia, sulla costa ionica della Calabria. L' area interessata dalle ricerche del PIAC è il sito di Skyllacium, antico toponimo nei pressi della moderna Squillace, in provincia di Catanzaro. Città di origine greca, dalle origini molto antiche, risalenti al VIII sec. a.C. fu poi fiorente colonia romana e quindi, nel VI secolo, centro culturale fondamentale grazie alla presenza di Cassiodoro. Altra località centrale è quella intorno all'antico cenobio, Vivarium, luogo dove oltre all'impegno culturale degli amanuensi ci sono le tracce di attività economiche e produttive, ad esempio le vasche nella scogliera che dimostrano la presenza di allevamenti ittici e che, secondo la tradizione, avrebbe fatto scavare lo stesso Cassiodoro per l’approvigionamento di cibo del suo convento.

Articoli Correlati