
I bambini di Masella pregano per papa Francesco
I piccoli della comunità hanno scritto preghiere e messaggi per il Santo Padre chiedendone la pronta guarigione.
Conclusa la festa patronale a Roghudi. La parrocchia ha vissuto alcuni giorni di forte preghiera comunitaria sotto la guida del parroco, don Giovanni Zampaglione.
Cala il sipario sulla festa di Maria Santissima delle Grazie a Roghudi. Dal 29 giugno al 2 luglio forte è stata la partecipazione della comunità roghudese ai vari momenti di festa.
Durante il triduo di preparazione ci sono stati vari momenti di riflessione e di preghiera. Il parroco, don Giovanni Zampaglione, ha richiamato tutta la comunità a vivere ogni giorno - in famiglia, con il prossimo, con il vicino - nello spirito della comunione.
«È necessario in questo tempo fragile e difficile stare uniti, gareggiare nello stimarsi a vicenda, volersi bene e sostenersi» ha detto il parroco ai suoi fedeli. Durante il giorno della festa (2 luglio), don Giovanni Zampaglione, nello spezzare la parola di Dio ha invitato tutti i presenti ad affidarsi al Signore.
«A chi rivolgersi in questi momenti se non a Dio? Chi ci potrà salvare dalle varie tempeste della vita, se non Gesù? Oggi consegniamo a Gesù tutte le nostre paure, i nostri momenti difficili, i nostri timori, i nostri momenti di disperazioni. Sarà lui a spegnere tutte queste occasioni di difficoltà, a sostenere la nostra fede e ridonarci tanta speranza e coraggio nonostante questi tempi difficili e di pandemia».
Nel concludere la sua riflessione il parroco si è rivolto a Maria Santissima delle Grazie affinché possa proteggere il cammino della comunità roghudese e rivolga uno sguardo di bontà a tutti e sopratutto doni pace e speranza al mondo intero.
Alla messa ha partecipato il sindaco di Roghudi, Pier Paolo Zavettieri, con tutta l'amministrazione comunale. Al termine della celebrazione liturgica è stato fatto "volare" in cielo un rosario.
I piccoli della comunità hanno scritto preghiere e messaggi per il Santo Padre chiedendone la pronta guarigione.
Un’immagine a grandezza naturale del Sacro Lenzuolo accompagnerà i fedeli delle comunità in un cammino di preghiera e meditazione durante l’Anno Giubilare.
L’arcivescovo Fortunato Morrone ha presieduto la celebrazione. Le parole del parroco don John Leula: «Un tempio per incontrare Dio e costruire fraternità».