Avvenire di Calabria

Iniziativa concreta per favorire il passaggio da emergenza a gestione dell'accoglienza

Convenzioni, la Prefettura istituisce un organo di controllo

Federico Minniti

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«Una città al collasso», così Giuseppe Falcomatà ha descritto la situazione di Reggio Calabria rispetto all'accoglienza dei migranti provenienti dal Mediterraneo. Una situazione al limite, visti anche gli intoppi burocratici, come quello delle quattromila tessere Stp solo ieri consegnate ad altrettanti migranti che dal loro arrivo in Italia non erano stato sottoposti ad alcun accertamento e cura medico-sanitaria. Per passare dall'emergenza alla gestione oculata occorrono strutture accreditate e percorsi progettuali di rete, come quello messo in piedi dall'associazione temporanea di scopo, Filoxenia, che attende però ancora la firma della convenzione dopo l'ordinanza sindacale urgente dello scorso 23 luglio. Su questo caso e su altri simili vaglierà il nuovo Organismo delle verifiche e dei controlli «sugli adempimenti delle convenzioni in essere e di quelle che verranno eventualmente sottoscritte per la gestione dell’ospitalità dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale nella provincia di Reggio Calabria», costituito ieri dalla Prefettura di Reggio Calabria, su input del Prefetto, Michele Di Bari. «L’attività di controllo ha per oggetto la verifica della qualità dei servizi erogati rispetto a quelli pattuiti in sede di convenzione nonchè dei livelli di assistenza e accoglienza previsti dalle vigenti Linee guida del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo Rifugiati. L’organismo ha la finalità di potenziare le modalità di monitoraggio e di controllo di tutti i centri governativi, - spiegano dal Palazzo del Governo reggino - soprattutto quelli di accoglienza temporanea attivati in concomitanza con l’intensificarsi dei flussi, svolgendo un’attività di verifica dell’intera gestione delle strutture di accoglienza e ponendo particolare attenzione a tutto il complesso sistema contabile-finanziario alla stessa correlato. Ciò a tutela sia della dignità all’accoglienza e all’assistenza dei migranti sia della legalità».

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