Avvenire di Calabria

La situazione a Reggio Calabria: 33 in reparto; 5 in rianimazione; 137 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 9 deceduti

Covid-19, cresce la curva di contagio: oggi 33 casi in Calabria

Redazione Web

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Le persone risultate positive in Calabria al Coronavirus ad oggi 30 marzo 2020 sono 647 (+33 rispetto a ieri), quelle negative sono 6079.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
- Catanzaro: 22 in reparto; 10 in rianimazione; 111 in isolamento domiciliare; 5 guariti; 6 deceduto
- Cosenza: 52 in reparto; 2 in rianimazione; 114 in isolamento domiciliare; 2 guarito; 11 deceduti
- Reggio Calabria: 33 in reparto; 5 in rianimazione; 137 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 9 deceduti
- Vibo Valentia: 5 in reparto; 1 in rianimazione; 29 in isolamento domiciliare; 1 deceduto
- Crotone: 18 in reparto; 0 in rianimazione; 63 in isolamento domiciliare; 4 deceduti

I soggetti in quarantena volontaria sono 8326, così distribuiti:
- Cosenza: 2461
- Crotone: 1037
- Catanzaro: 1072
- Vibo Valentia: 651
- Reggio Calabria: 3105
Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12.358.
Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

 
L'allarme. La governatrice Santelli se la prende col Governo: «Dove sono i ventilatori per la Calabria?». «Abbiamo dei posti letto per essere adibiti a terapia intensiva, mancano gli strumenti, ma me li deve dare il Governo». Jole Santelli torna a parlare ancora una volta delle difficoltà che sta avendo la Calabria dal punto di vista sanitario per affrontare l'emergenza Coronavirus. A Storie Italiane, su Rai Uno, la governatrice spiega: «Mancano i ventilatori per la terapia intensiva e non arrivano, abbiamo 100 posti pronti, se arrivano i ventilatori sono già attivi, però mi servono e non ce li mandano. È da un mese che lo chiedo in conferenza Stato-Regioni».
 
Ematologia "infettata" dal Covid-19? I chiarimenti del Grande ospedale metropolitano. Al fine di non generare ingiustificati allarmismi, la Direzione del G.O.M. comunica che, ancor prima della specifica Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 20 del 27 marzo, è stata attivata l'esecuzione di tamponi per tutti gli operatori sanitari e per i pazienti ospedalizzati con segni e sintomi compatibili con il Covid19 e/o immuno-depressi. Lo screening già condotto, come in altri reparti, anche nel reparto di Ematologia, ha fatto emergere, nel primissimo pomeriggio di ieri, la positività di un'infermiera. L'operatrice sanitaria, asintomatica, è stata immediatamente allontanata dall'ospedale e posta in isolamento domiciliare. La Direzione Medica di Presidio sta monitorando i possibili contatti dell'infermiera, anche quelli extra ospedalieri, al fine di comunicarli al Dipartimento di Prevenzione dell'Asp. Il reparto di Ematologia non ha chiuso, ma ha proseguito l'attività dimettendo i pazienti che possono essere assistiti in Day Hospital e trasferendo temporaneamente i restanti tre pazienti in altri reparti, dove continueranno ad essere assistiti dal personale dell'Ematologia e ad effettuare le stesse terapie già in atto.

È di oltre 4,5 milioni di euro il fondo che il Governo ha riservato ai comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria per il fabbisogno delle persone che, in questo periodo di particolare emergenza, vivono una situazione di difficoltà economica. «Di questi, spiega il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, al Comune capoluogo, Reggio Calabria, andranno circa 1,4 milioni che consentiranno, alle persone indigenti, di acquistare generi alimentari e di prima necessità». Il settore dei Servizi sociali sta lavorando per allargare al massimo la platea degli aventi diritto ad una misura straordinaria che durerà 15 giorni.

«Noi – ha detto Falcomatà - abbiamo contezza della mappa del bisogno, ovvero delle situazioni che normalmente rientrano nei servizi di assistenza, ma dobbiamo e vogliamo fare qualcosa in più. Ci sono reggini, infatti, entrati in stato di necessità a causa dell’emergenza coronavirus perdendo, di fatto, il lavoro. Loro, ovviamente, devono avere accesso alle somme disponibili».

«Allo stesso modo – ha aggiunto il sindaco – vi devono poter contare anche quei lavoratori che, fino ad oggi, hanno svolto le loro mansioni senza un regolare contratto e, quindi, non sono percettori di ammortizzatori sociali. Ecco, questi interventi devono comprendere pure gli “irregolari” perché l’emergenza non fa distinzioni e vale per tutti».

Intanto la Città Metropolitana ha consegnato ulteriori strumentazioni elettromedicali all’Azienda sanitaria provinciale ed al Grande Ospedale Metropolitano. Le nuove attrezzature rientrano nella fornitura acquistata grazie al prelievo di 120 mila euro dal fondo di riserva dell’Ente di Palazzo Alvaro. Ai letti elettrici distribuiti nei giorni scorsi alle strutture ospedaliere del territorio metropolitano, si sono dunque aggiunti termometri digitali, occhiali di protezione ed a maschera e schermi facciali.

La Città Metropolitana ha sospeso, fino al prossimo 31 maggio, ogni adempimento relativo al Canone per l’occupazione di suolo ed aree pubbliche, la cosiddetta Cosap. L’intervento si inserisce nelle misure adottate per fronteggiare la crisi dovuta all’emergenza Coronavirus e, di fatto, sospende le attività di liquidazione, accertamento, controllo, riscossione e contezioso relative al tributo. Lo stop riguarda anche i versamenti derivanti dalle ingiunzioni di pagamento emessi dall’Ente. 

In breve. Ecco tutte le notizie d'interesse per l'area metropolitana di Reggio Calabria: 
  • I Vigili del Fuoco chiedono maggiori tutele: vengano fatti i tamponi a tutti. Recentemente al comando di Cosenza, la positività di un vigile del fuoco ha portato alla messa in quarantena di oltre 60 unità; tale situazione può provocare un collasso del sistema di soccorso nonché la possibile contaminazione dei propri famigliari, vanificando o compromettendo le misure varie fin qui messe in atto a tutti i livelli. Quanto detto porta ad una oggettiva riflessione, affermano i sindacalisti della UilPa di che hanno avanzato una formale richiesta di sottoporre ad esame diagnostico Covid-19 tutto il personale vigili del fuoco anche asintomatico.
  • La Regione istituisce l'assistenza domiciliare per i contagiati di Covid-19. Si chiamano “Unità speciali di continuità assistenziale”, e si occuperanno dei contagiati di Coronavirus che non sono ricoverati e non hanno bisogno di essere ricoverati. Le ha istituite oggi, con un decreto, il presidente della Giunta regione Jole Santelli. Possono far parte delle Unità speciali di continuità assistenziale – si legge nel decreto presidenziale – i medici titolari o supplenti di continuità assistenziale (quindi i medici di base); i medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale; in via residuale, i laureati in medicina; l’unità speciale è attiva sette giorni su sette, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, e ai medici per le attività svolte è riconosciuto un compenso di 40 euro ad ora.
  • Dalla Zona Rossa. Da Harvard arrivano le mascherine per i cittadini, grazie a una donazione. Un professionista montebellese, il prof. Bruno Sergi, docente dell’Università di Harvard (Stati Uniti d’America) ha dimostrato grande sensibilità donando un cospicuo quantitativo di dispositivi di protezione individuali (circa 600), e altrettanti già donati all’Ospedale di Melito Porto Salvo. Un gesto che dimostra la nobiltà d’animo del prof. Bruno Sergi, che mantiene un legame profondo con la comunità montebellese. Le mascherine saranno distribuite ai cittadini che ne avranno necessità e che potranno ritirarle, a decorrere dai primi giorni di aprile, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, presso la Biblioteca della delegazione di Saline Ioniche, ex sede COC (Centro Operativo Comunale).

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