
Unitalsi, pellegrini di speranza verso Lourdes
A giugno e settembre i due appuntamenti. Ecco come prender parte a questa esperienza all’insegna della spiritualità
Avanti ma con prudenza massima, dato che la fase 2 iniziata lunedì in Francia assomiglia vieppiù a un crinale scivolosissimo, sospeso fra voglia di normalità e tante insidie. Oltralpe, la giornata di ieri ha strappato un sorriso ai fedeli, dato che sta per riaprire parzialmente il Santuario di Lourdes: «La riapertura, questo sabato 16 maggio, è un grande segnale di speranza! Me ne rallegro molto e con l’occasione voglio lanciare quest’appello: aiutate il Santuario a risollevarsi!», ha dichiarato monsignor Olivier Ribadeau Dumas, rettore del santuario mariano pirenaico caro ai fedeli di ogni continente.
«Le innumerevoli testimonianze e intenzioni di preghiera che ci giungono confermano che il ruolo di questo Santuario è di essere nel cuore pulsante della preghiera per il mondo e con il mondo», ha aggiunto il rettore, rivelando anche che si prevedono, sul piano finanziario, perdite per 8 milioni.
Fra le restrizioni d’accesso previste: ingressi solo pomeridiani (fra le 14 e le 18), con mascherina obbligatoria, per gruppi di 10 pellegrini diretti alla Grotta, dove si manterrà la preghiera continua.
Nella Chiesa Sainte-Bernadette, anche la possibilità di confessarsi. Non sono invece ancora previste celebrazioni e resteranno chiuse le piscine. Intanto, sulla facciata atlantica francese, riaprono tante spiagge, ma solo per attività «dinamiche» (podismo, nuoto). Soprattutto in provincia, riaperture in corso pure per molti piccoli musei. «È troppo presto per cantare vittoria, ma la strada intrapresa è quella giusta», ha dichiarato ieri il presidente Emmanuel Macron, in Consiglio dei ministri.
Tanti segnali però continuano a preoccupare in Francia, a cominciare dalla mortalità, salita in giornata a quota 27.074, con 83 nuovi decessi in 24 ore. A Parigi, teatro da giorni di picnic “selvaggi” sgombrati dalla polizia, il governo ha bocciato la domanda della sindaca Anne Hidalgo di riaprire i parchi.
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Dal 23 al 28 settembre, la cittadina ai piedi dei Pirenei si è riempita di pellegrini e volontari provenienti anche dalla Calabria.
La parrocchia ha vissuto quattro giorni intensi. Le testimonianze: «Un’occasione per pregare insieme, ritrovarsi e riscoprirsi comunità ancora più forte e unita»