La distrofia muscolare non ferma l’artista che con un pennello stretto tra le labbra riesce a tracciare le proprie emozioni
Creatività e bellezza oltre ogni difficoltà, l’arte di Daniele Chiovaro
Il 28enne si racconta: «Ecco come sono riuscito a trasformare il limite in risorsa. L'arte mi ha insegnato ad affrontare la vita con il sorriso»
di Francesco Creazzo
7 Luglio 2023
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La distrofia muscolare non ferma l’artista che con un pennello stretto tra le labbra riesce a tracciare le proprie emozioni: «Ho trasformato il limite in risorsa» La mamma racconta: «È un esempio per noi genitori e per i fratelli che affrontano la stessa patologia».
Mostre in tutta Italia, in Germania e recentemente una prestigiosa esposizione a Modena, una in programma a Bologna. Da 10 anni l’arte di Daniele Chiovaro accompagna e ispira gli appassionati - e non solo - che hanno avuto modo di ammirarne non solo l’ampio range di tecniche, l’esecuzione e l’ispirazione, ma anche e soprattutto il coraggio con il quale affronta la distrofia muscolare di Duchenne, la patologia che lo accompagna dalla nascita e che, tra le altre cose, lo costringe a dipingere tenendo il pennello tra le labbra.
«Ho perso l’uso delle braccia alle scuole medie ci racconta con naturalezza nel suo laboratorio di pittura, nella sua casa panoramica nella zona collinare di Reggio - ma già disegnavo da anni, quindi il passaggio dal dipingere con le mani a dipingere con la bocca è stato difficile ma abbastanza naturale».
Un coraggio, un amore per la vita e una determinazione che il 28enne artista reggino cerca di trasmettere in ogni pennellata e che, soprattutto, ha reso la vita più facile anche ai suoi fratelli, Simone ed Emanuele, anche loro colpiti dalla stessa patologia degenerativa. «Per loro, che sono straordinari come il fratello - racconta Loredana Stella, la madre dei tre fratelli Chiovaro - avere un fratello maggiore come Daniele è stato un grande aiuto: lui è sempre stato positivo, non ha mai avuto neppure un momento di cedimento nonostante tutto e ha trasmesso questo coraggio non solo ai suoi fratelli ma anche a me e mio marito». Specialmente nel periodo immediatamente successivo alla diagnosi, «ci sono i sensi di colpa, lo scoraggiamento, la rabbia e infine l’accettazione» racconta ancora Loredana Stella che assicura «è l’Amore a fare la differenza, non solo per noi genitori ma anche per loro, sapere di essere contornati di amore cambia la loro qualità di vita».
Paesaggi, animali, uccelli rapaci come quelli che girano nel giardino della sua villetta, scene astratte e firmamenti stellati: Daniele dipinge di tutto e sta al momento lavorando a un autoritratto in cui il proprio volto si fonde con quello di un leone. «È così che mi vedo», confessa sotto lo sguardo soddisfatto della sua assistente, l’educatrice Cristina Santostefano che da 10 anni pone i colori sul suo pennello e orienta le tele sulle quali Daniele esprime il proprio mondo interiore.
«Mi ha insegnato a non farmi scoraggiare dalle piccole cose, ad affrontare la vita con il sorriso», racconta alle nostre telecamere mentre l’artista, concentrato, definisce i dettagli della sua nuova opera.
Ma non ci sono solo i pennelli nel mondo di Daniele Chiovaro, da poco il 28enne sta entrando nel mondo dell’arte digitale: grazie a un sistema di puntamento oculare riesce a tracciare pennellate anche sullo schermo di un computer e presto ne vedremo i risultati. «Ho imparato a trasformare i miei limiti in punti di forza», conclude Daniele. Artista ispirato e ispirante.
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