Avvenire di Calabria

Dagli scranni della minoranza di Palazzo San Giorgio l'analisi e l'impegno del capogruppo di Fratelli d'Italia

Il futuro di Reggio? Marino (FdI): «Politica chiamata a scelte coraggiose»

Per l'esponente del partito della Meloni non si preannuncia una stagione facile per l'attuale maggioranza

di Redazione Web

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Da un sindaco sospeso, a due facenti funzioni che «pur eletti dal popolo, appartengono a partiti ormai fuori dalla coalizione di cui è espressione Falcomatà ». Demetrio Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo San Giorgio definisce «anomala» l’attuale stagione politica che coincide con la seconda consiliatura di Giuseppe Falcomatà.

Il futuro di Reggio Calabria visto dalle opposizioni

Nel bilancio del capogruppo al comune di Fratelli d'Italia trova spazio anche il piano di riequilibrio. «La chiusura è un fatto importante perché riporta l’ente a riprendersi il ruolo economico e finanziario che gli compete. Tuttavia la Corte dei conti - prosegue Demetrio Marino - ha evidenziato anche alcuni rilievi che devono essere affrontati ancora in consiglio comunale prima di dichiarare del tutto chiusa la partita».


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Se l’organo contabile dello Stato dovesse accogliere le controdeduzioni del Comune, ancora l’esponente del partito della premier Meloni, «si potrà iniziare ad abbassare le tasse e parlare di agevolazioni per i cittadini, oltre ad avviare un percorso di risanamento dell’Ente». Inevitabilmente questo si lega alle prossime sfide che come classe politica «saremo chiamati ad affrontare », aggiunge Marino.

«Cosa serve? Naturalmente maggiore coraggio da parte di una classe politica chiamata, dopo una fase di emergenza (prima il commissariamento e poi il piano di riequilibrio) a prendersi sulle spalle Reggio e renderla, come è giusto che sia, una città vivibile e all’altezza di garantire i servizi essenziali, senza andare a spremere le tasche dei contribuenti».

Il ritorno di Falcomatà, visto dall’opposizione? «La data del 25 ottobre ormai è vicina. Tutto dipende dalla pronuncia della Cassazione. Il suo eventuale ritorno coinciderebbe con il giro di boa di questa amministrazione. Due anni e mezzo sono davvero pochi per poter incidere a livello amministrativo. Come già ribadito dal centrodestra - ancora Marino - avrebbe fatto meglio a dimettersi dopo la sentenza d’appello. Non per incapacità politica, ma per restituire alla città un sindaco eletto nel pieno delle sue funzioni».

Al suo ritorno, inoltre - ancora il capogruppo di Fratelli d’Italia - «Falcomatà dovrà fare i conti con un ridimensionamento dei numeri della sua maggioranza che andranno a incidere sulla futura stabilità politica».

L’altra sfida: il ritorno alle circoscrizioni

L’altra sfida della politica a Reggio Calabria è legata al decentramento. A riaccendere i riflettori sulla questione spesso finita al centro del dibattito negli ultimi anni è proprio Fratelli d’Italia che invoca un ritorno alle circoscrizioni.


PER APPROFONDIRE: La “nuova stagione” di Reggio Calabria, parla l’assessore Irene Calabrò


Un tassello mancante che, per Marino, «potrebbe dare nuovo impulso in termini di partecipazione e proposta ». Istituire le circoscrizioni (la città di Reggio verrebbe suddivisa in sei macroaree) non solo rappresenterebbe un ritorno ai vecchi organi decentrati del comune, ma anche «alla politica attiva nei quartieri», con il vantaggio spiega ancora l’esponente del partito della Meloni - di «avere sentinelle attente sui territori, capaci di evidenziare criticità, raccogliere le richieste dei cittadini e, soprattutto, essere da pungolo all’amministrazione comunale, in caso di un ritardo negli interventi».

Insomma, un ritorno alla partecipazione dal basso che per Marino rappresenta una «vera e propria scuola politica, capace di formare sul campo, come già avveniva in passato, giovani rappresentanti, ma anche meno giovani, pronti a varcare le porte del comune con un bagaglio culturale, politico e amministrativo non indifferente ». È un aspetto, spiega ancora, «sul quale siamo già al lavoro e presto porteremo le nostre proposte in consiglio comunale con lo scopo di sollecitare l’amministrazione, così come previsto dalla legge di bilancio, ad istituire le circoscrizioni comunali anche a Reggio Calabria».

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