Avvenire di Calabria

L'annuale appuntamento primaverile dell'associazione interconfessionale di laiche e laici per l'ecumenismo e il dialogo si terrà dal 23 al 25 aprile

Dialogo e Pace, Reggio Calabria ospiterà il convegno di primavera del Sae

L’esperienza dell’incontro e del cammino ecumenico sarà il filo conduttore che animerà la tre giorni

di Redazione Web

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Dal 23 al 25 aprile Reggio Calabria ospiterà l’annuale convegno Sae che si tiene in primavera. L’esperienza dell’incontro e del cammino ecumenico sarà il filo conduttore che animerà la tre giorni. Il presidente della Cec Morrone interverrà ai lavori. A confronto le comunità locali attive tra le periferie esistenziali.

Reggio Calabria tornerà a indossare i panni che nei secoli ha sempre vestito per la sua posizione centrale nel Mediterraneo. Posizione che ne ha fatto luogo privilegiato di incontro tra popoli, culture e religioni diversi. Ed è all’insegna di questa ritrovata vocazione al dialogo che la città dello Stretto si appresta ad ospitare dal 22 al 25 aprile i lavori della sessione primaverile del Sae, il Segretariato per le attività ecumeniche.


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L’associazione interconfessionale di laiche e laici per l’ecumenismo e il dialogo, a partire dal dialogo ebraico-cristiano, come consuetudine, organizza ogni anno un convegno primaverile in una diversa località italiana, scelta in una zona dove siano attivi gruppi locali del Sae. Quest’anno la scelta è ricaduta appunto sulla città di Reggio Calabria. Il convegno di primavera, più breve della sessione estiva, è solitamente dedicato a un tema di generale orientamento ecumenico o di specifico interesse teologico e culturale. Il tema scelto quest’anno è «Il Vangelo della Pace: sfida per i credenti e profezia per il mondo».

Legato all’attuale momento storico, segnato da molteplici fronti di guerra, il tema sarà declinato in diversi ambiti: geopolitico, socio-ambientale, ecumenico ed interreligioso. Il confronto sarà anche con esperienze di comunità locali, che offrono pedagogie di pace, in periferie esistenziali spesso lacerate da conflitti e ingiustizie endemiche.

Convegno di primavera Sae a Reggio Calabria, ecco perché

«La terra di Calabria è ponte tra Oriente ed Occidente, tenda accogliente di culture e religioni, grembo di pace e fraternità al cuore di un Mediterraneo lacerato: in essa ricerchiamo oggi l’eutopia di un’esperienza di condivisione ecumenica, come profezia di pace per un mondo nuovo», affermano non a caso gli organizzatori del convegno.

La tre giorni prenderà il via sabato 22 aprile, con una messa presieduta alle 19 alla Candelora dal vicario generale, monsignor Pasqualino Catanese. Tre giorni che sarà caratterizzata da momenti di confronto, preghiera ecumenica, ma anche visite nei luoghi storici della tradizione cristiana e religiosa del territorio reggino, come la Sinagoga di Bova Marina. Domenica 23, il saluto della presidente Sae, Erica Sfredda, all’auditorium “Lucianum”, aprirà, alle 15.45, i lavori veri e propri. Lunedì, oltre all’intervento (Lucianum, 16.30) del teologo Simone Morandini (comitato esecutivo Sae), sarà la giornata dedicata alle esperienze ecclesiali locali come pedagogia della pace.


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Interverrà, fra gli altri, a partire dalle 17.30, l’arcivescovo metropolita di Reggio-Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Fortunato Morrone. I lavori saranno moderati dal caporedattore di Avvenire, Riccardo Maccioni. L’ultimo giorno, tra i vari appuntamenti conclusivi, le Lectio divine di Daniele Fortuna (docente Issr di Reggio Calabria) e di Annaelisa Infortuna, socia reggina del Sae.

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