Avvenire di Calabria

Dietrofront Sacal, l’aeroporto di Crotone non riapre l’8 gennaio

L'annuncio dopo la cancellazione dei voli da parte della Flyservus

Redazione Web

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Non riaprirà l’8 gennaio, così come era stato preannunciato, l’aeroporto di Crotone, chiuso dal mese di ottobre del 2016. Ne dà notizia la Sacal, la società di gestione degli aeroporti calabresi, affermando, in un comunicato, «di avere preso atto della nota con la quale la Compagnia aerea austriaca Flyservus ha annunciato ai passeggeri la cancellazione, a causa di una scarsa penetrazione commerciale, dei voli previsti in partenza dall’aeroporto di Crotone a far data appunto dal prossimo 8 gennaio».

«Nel riservarsi ogni più opportuna azione nei confronti della Flyservus a tutela dei propri diritti e della propria immagine - prosegue la nota - la Sacal rende noto che proseguirà nell’attività di ripristino della piena operatività dell’aeroporto di Crotone anche mediante la ricerca di nuovi vettori, monitorando nel contempo la partecipazione delle compagnie aeree al Bando della Regione Calabria il cui termine di ricezione delle offerte è previsto per il prossimo 25 gennaio».

La mancata riapertura dell’aeroporto ha suscitato la protesta del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, che ha sottolineato «l’unanime sentimento di rabbia provato da tutti i cittadini di Crotone e dell’intera fascia ionica della Calabria. Il primo ad essere indignato per la cancellazione dei voli e la sospensione delle prenotazioni non può che essere il Comune di Crotone, e, in primo luogo, il sindaco».

Sulla vicenda ha espresso una presa di posizione critica il sottosegretario di Stato ai Beni culturali e Turismo, Dorina Bianchi, secondo la quale «ciò che sta avvenendo all’aeroporto di Crotone è incomprensibile. E’ un pessimo inizio d’anno per Crotone ed i crotonesi, che speravano nella riapertura dello scalo e nella riattivazione dei collegamenti aerei e che giustamente ora si sentono ingannati».

Secondo il deputato del Pd Nicodemo Oliverio, «Sacal si deve esprimere immediatamente, con estrema chiarezza, e dire esattamente cosa è successo e perché siamo giunti ad un punto così grave. I cittadini si sentono presi in giro; tutto il mondo economico, turistico e produttivo del crotonese non ne può più. Vogliamo sapere cosa sia accaduto e soprattutto come si possa immediatamente porre rimedio».

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