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Consegnato ad Atam un nuovo scuolabus per i bambini delle scuole reggine
A cedere formalmente le chiavi del nuovo mezzo all’Azienda di trasporto pubblico locale c’erano il sindaco e l’assessore all’Istruzione.
In Calabria a rischio una cinquantina di Istituti per via del Dimensionamento scolastico. All’orizzonte il Piano per l’anno scolastico futuro in Calabria, nel Cosentino il numero più cospicuo degli eventuali accorpamenti. Restano vigenti le norme che consentono deroghe e i criteri generali.
C’è una quota minima fissata a livello nazionale che indica in 950 studenti il numero limite per mantenere indipendenza. Sotto questa soglia, le scuole sono destinate a perdere l’autonomia. Tempo di dimensionamento scolastico in Calabria: cosa succede alla scuole dei piccoli centri?
Abbiamo raccolto la preoccupazione dell'Area grecanica reggina con la testimonianza di don Leone Stelitano. Don Stelitano, originario della zona della Bovesìa, è canonico del capitolo metropolitano di Reggio Calabria - Bova, parroco del Santissimo Redentore in Palizzi, oltre che amministratore parrocchiale a Sant'Anna in Palizzi Superiore, San Teodoro Martire e Santa Caterina di Bova e amministratore del Santuario di San Leo di Bova. Vicario Foraneo della Zona Pastorale di Bova, è anche insegnante di Religione Cattolica.
«La scuola rappresenta uno strumento unico per stare vicino alle famiglie calabresi, soprattutto in un momento di congiuntura economica, e non solo, così drammatica come quella che stiamo vivendo» ci dice don Leone Stelitano che aggiunge: «I rappresentanti delle istituzioni presenti sul territorio sono chiamati, al di là delle specifiche competenze e nel rispetto delle normative vigenti, a far sentire alta la propria voce per ovviare le terribili conseguenze di un eventuale dimensionamento della scuola, che verrebbe a gravare, oltre che sulle tasche delle famiglie, anche su un tessuto sociale già fortemente disagiato e privo di elementi e luoghi di aggregazione, che non siano quelli che conducono i giovani a rincorrere effimere chimere del guadagno facile».
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Entrando nel dettaglio, il sacerdote e docente spiega che «in qualità di responsabile zonale ho il dovere e la responsabilità di dar voce agli "ultimi" richiamando chi di competenza a porsi la domanda: "Cosa vuol dire per una collettività riconoscersi in un simbolo, in un nome?" Per anni l’Istituto comprensivo è stato un nome di riferimento per i ragazzi e per le famiglie e ha saputo intervenire nel sociale con opportune strategie pedagogiche e didattiche di cui si sono avvertite le ricadute positive».
«La storia di una comunità si scrive tra i banchi ed è triste pensare che si possa essere tagliati fuori dalla storia dei piccoli centri in cui abbiamo investito i nostri saperi come docenti, la nostra passione come educatori, la nostra speranza di potere dare un contributo al processo di crescita dei nostri giovani», ha concluso don Stelitano.
Sotto la soglia di rischio, le scuole sono destinate a perdere l’autonomia. A questo punto, comunque, spetterà al tavolo regionale decidere come organizzare il fronte regionale. In base a quanto trapelato, il numero complessivo degli studenti dovrebbe essere diviso per la quota minima, così stabilendo il numero di istituti da lasciare in piedi con tutti i poteri. In questo ambito potrebbe accadere che alcuni abbiamo 1.100 studenti e altri 850 o giù di lì.
L’importante è che la media sia quella, e comunque non si vada oltre il numero massimo stabilito in base alla divisione iniziale. Nelle prossime settimane notizie più accurate dovrebbero arrivare da un tavolo regionale destinato proprio al dimensionamento, successivo a una conferenza stato regioni che faccia quadrare i conti anche con le esigenze nazionali di bilancio.
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Il timer per le iscrizioni al prossimo anno scolastico 2023/2024 è scattato alle ore 8 di lunedì 9 gennaio e si concluderà alle 20 di lunedì 30 gennaio 2023. Le famiglie avranno quasi un mese di tempo per scegliere la scuola dei propri figli inoltrando la domanda per tutte le classi prime della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado statale.
Saranno via web anche le iscrizioni ai percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà degli istituti professionali e dei centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni che, su base volontaria, aderiscono alla procedura telematica. Laddove resta volontaria l’adesione degli istituti paritari. Nessuna novità anche stavolta per l’infanzia: qui l’istanza resta cartacea. Per tutti gli studenti delle classi intermedie il passaggio alla classe successiva avviene d’ufficio a cura della scuola.
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Per procedere all’iscrizione sarà necessario avere un’identità digitale: si potrà accedere al sistema utilizzando le credenziali Spid, Cie o eIDEAS (electronic IDentification authentication and signature). La funzione per l’abilitazione è già disponibile dal 19 dicembre scorso.
Genitori e studenti saranno accompagnati nella loro scelta, per farlo il Ministero ha ulteriormente rinnovato il Portale "Scuola in chiaro" che raccoglie i profili di tutte le scuole italiane con informazioni utili che vanno dalla organizzazione del curricolo, all’organizzazione oraria, agli esiti degli studenti e ai risultati a distanza e consente, altresì, la ricerca rapida degli istituti di zona in base al proprio indirizzo di residenza.
Sempre su "Scuola in chiaro" è possibile consultare il Piano triennale dell’offerta formativa (Ptof) che ciascun istituto dovrà aggiornare e pubblicare. Contiene informazioni preziose per la scelta delle famiglie. Il Piano è il documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche e contiene la progettazione curriculare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
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