Avvenire di Calabria

Il 27 maggio per il nostro Paese è una data importante in tema di diritti per bambini e adolescenti

Diritti dell’Infanzia, 32 anni fa la ratifica della Convenzione: cosa cambia in Italia

In occasione di questa giornata, l'Unicef sprona amministrazione e cittadini

di Redazione Web

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Il 27 maggio per l'Italia è una data importante in tema di diritti dell'infanzia. Il nostro Paese, infatti, (era il 1991) ratificava con la legge 176 la Convenzione dell'Onu: lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia.

La Convenzione fatta propria dall'Italia 32 anni fa obbliga gli Stati che l'hanno ratificata a uniformare le norme di diritto interno a quelle della Convenzione e ad attuare tutti i provvedimenti necessari ad assistere i genitori e le istituzioni nell'adempimento dei loro obblighi nei confronti dei minori.


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Importante il valore del significato ai termini "bambini" e "adolescenti" (racchiusi entrambi nell'inglese "children" riportato nel testo originario) dato dalla Convenzione. «Bambini e adolescenti sono gli individui di età inferiore ai 18 anni il cui interesse deve essere tenuto in prima considerazione in ogni circostanza».

Diritti in Comune, l'Unicef sprona le amministrazioni

In occasione del 32° anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (domani 27 maggio), Unicef Italia presenta il monitoraggio realizzato sulla base del documento “Le cose da fare: agenda 2022-2027 per l’infanzia e l’adolescenza”.

Si tratta dei risultati di un sondaggio che ha coinvolto più di 400 giovani oltre ad attività con le scuole. Unicef Italia per l’occasione ha anche promosso con l’Anci l’iniziativa “Diritti in comune”, che ha raccolto (finora) l’adesione di oltre 160 Comuni, tra cui Napoli, Roma, Torino, Venezia.

Per tutta la settimana i volontari dei Comitati locali Unicef hanno partecipato o promosso iniziative ed eventi. Quattro le priorità individuate sulle quali portare l’attenzione di Governo e Parlamento: cambiamento climatico, non discriminazione, salute mentale e benessere psicosociale, istruzione di qualità.

Temi discussi in due incontri tra una delegazione di ragazzi e ragazze – accompagnati dalla presidente Unicef Italia, Carmela Pace, e dal portavoce Andrea Iacomini – e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana (il 23/5), e il presidente del Senato, Ignazio La Russa (il 24/5).  

Per quanto riguarda il cambiamento climatico, nel 2022 il 63,8% della popolazione nella fascia di età 14-19 si è detta preoccupata, nel 2021 era il 67,5%. Nel 2022 il tasso dei Neet in Italia nella fascia i 15 e i 29 anni era al 19%, in diminuzione rispetto al 2021: il 23,1%. Nel 2021 erano 1.382.000 i minorenni in povertà assoluta in Italia.

Diritti dell'infanzia nelle politiche comunali, una priorità

Quest’anno l’iniziativa è finalizzata a sensibilizzare i cittadini e le amministrazioni locali sull’importanza della raccolta e analisi dei dati per dare attuazione ai principi stabiliti dalla Convenzione.

È un’occasione importante per riflettere insieme agli amministratori locali, sull’impegno che i Comuni portano avanti per rispondere con servizi, politiche e progetti alla piena attuazione dei diritti dei bambini e dei ragazzi, valutando i progressi compiuti ma anche i passi ancora da compiere.

I dati sono fondamentali per conoscere le necessità dei bambini e degli adolescenti e rispondere così con le politiche e gli interventi più adatti. 

Avere a disposizione dati coerenti e affidabili sulla condizione dei bambini e degli adolescenti, secondo Unicef, «è presupposto indispensabile per programmare politiche locali che riflettano i loro bisogni, rispondendo con interventi mirati che migliorino il loro benessere e contribuiscano al loro sviluppo».


PER APPROFONDIRE: Giornata mondiale dell’Infanzia e il monito del Papa: «Con i bambini non si scherza»


«I bambini e gli adolescenti contano ed è importante conoscerne le condizioni di vita per offrire servizi a loro misura», afferma Unicef Italia.

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