
Reggio Calabria, il 27 aprile concerto in onore di San Giorgio e Papa Francesco
Presso San Giorgio Extra, il secondo evento della rassegna “Musica al Centro” 2025: un intreccio tra spiritualità, polifonia sacra e cultura calabrese.
«La dispersione scolastica rappresenta una sfida educativa importante. È un fenomeno complesso, che può manifestarsi in diverse fasi del percorso scolastico e tradursi in abbandono, uscita precoce dal sistema formativo, assenteismo o accumulo di lacune» afferma Simona Sapone, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Radice-Alighieri” di Catona. La sua scuola opera in un territorio che comprende il quartiere di Arghillà, una delle cosiddette “aree a rischio” di Reggio Calabria, dove il fenomeno assume contorni ancora più preoccupanti. «Povertà, instabilità familiare, bullismo e difficoltà di apprendimento incidono sull’impegno scolastico e sulla crescita dei ragazzi».
L’Istituto comprensivo che dirigo ha sempre adottato strategie per coinvolgere le famiglie nel contrasto alla dispersione scolastica. Oltre a orientamento e comunicazioni tempestive, garantiamo piena disponibilità da parte mia, del corpo docente e del personale Ata all’ascolto, al sostegno e al supporto delle famiglie.
Offriamo sportelli dedicati e docenti esperti in settori chiave come bullismo, inclusione ed educazione civica. Organizziamo inoltre convegni e corsi di formazione su temi come legalità, cyberbullismo, affettività ed emozioni, promuovendo il loro coinvolgimento attivo nella vita scolastica.
Tra le priorità, c’è quella di garantire a tutti gli alunni, specie quelli più svantaggiati, il successo formativo e scolastico anche attraverso il potenziamento delle competenze digitali. Abbiamo attivato diversi progetti in collaborazione con esperti interni ed esterni, affrontando temi come bullismo e cyberbullismo, robotica, coding, teatro, lingua inglese, lettura e musica.
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I fondi del Pnrr hanno permesso di migliorare le dotazioni tecnologiche e offrire agli studenti un’alternativa più coinvolgente allo studio tradizionale. La scuola dispone di laboratori Stem e informatici, un’aula immersiva, un Podcast, una DigitalBoard in ogni aula e una biblioteca per incentivare la lettura. Accordi con enti e associazioni arricchiscono l’offerta. Le iniziative digitali restano le più apprezzate.
La collaborazione con istituzioni, associazioni ed enti è essenziale, perché la scuola da sola non basta. Lavorare in sinergia, coinvolgendo anche le famiglie, favorisce la crescita di giovani istruiti e competenti, pronti ad affrontare le sfide del mondo del lavoro, in Italia e all’estero. Queste partnership offrono ai ragazzi preziose occasioni di confronto e crescita in contesti extrascolastici. C’è sempre margine di miglioramento, ma ritengo soddisfacenti i risultati ottenuti finora.
n’altra sfida è sicuramente quella relativa all’Intelligenza Artificiale e all’uso dei telefoni. Come sappiamo, la nuova Legge dispone il divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, anche a fini educativi e didattici, per gli alunni dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, ma la Scuola ha anche il compito di informare e formare gli studenti sui pericoli, oltre che sulle opportunità, che si nascondono in Rete. L’IA è la nuova sfida che la Scuola deve affrontare. Formazione e competenza digitale sono le qualità richieste per lavorare sfruttando al meglio questa nuova intelligenza. Credo inoltre che, se utilizzata correttamente, l’IA darà un valido contributo alla Scuola.
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