Don Gianluca Zurra, assistente nazionale del settore Giovani di Azione cattolica, fa per la prima volta visita all’Azione cattolica di Reggio Calabria. L’occasione, la lectio organizzata dal settore giovani diocesano del 14 gennaio scorso, intitolata “L’imprevisto e la fede”, che si è svolta presso la chiesa Santa Maria Madre della Candelora.
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Numerosa è stata la partecipazione all’evento da parte di giovani provenienti da ogni angolo della diocesi reggina, nonostante il tempo così delicato e particolare scandito, ancora una volta, dall’imposizione del distanziamento fisico che non ha impedito, però, di raggiungere anche i ragazzi costretti al confinamento domestico, tramite il sinergico uso delle piattaforme digitali, strumento attuale di abbattimento delle distanze.
Dopo una breve introduzione sull’uso delle parabole all’interno del Vangelo, definite le «pupille di Gesù», ovvero il modo attraverso il quale lui vede e vive gli eventi del mondo, in modo mai banale ma che scende sempre nella profondità delle cose, don Gianluca utilizza la parabola del figliol prodigo, meglio definita come la parabola dei due fratelli, per parlare ai giovani reggini di come Dio, nella Bibbia, si renda presente nell’imprevisto: l’imprevisto che, quasi in maniera paradossale, permette di rimanere in piedi da uomo, rendendo l’uomo stesso ancora più umano.
Alla luce del brano proposto, si apre un momento di pensosità, offerto dall’assistente nazionale, rivolto ai giovani cattolici impegnati a favore del popolo e della Chiesa, in questo tempo così complesso e difficile, fatto di accelerazione e corse dove il susseguirsi veloce della quotidianità rende “extra-ordinario“ fermarsi, respirare e riflettere su come la Parola parli alla vita di ciascuno. Sono tre gli imprevisti analizzati, all’interno del brano proposto da don Zurra, che permettono una reinterpretazione di questo rendendolo sempre attuale e personale: «la decisione di partire e la scelta di tornare (il fallimento), la reazione del padre (la misericordia) e l’invidia del fratello».
Una parabola che permette un’autoanalisi personale che, come sempre, non fornisce delle risposte chiare, univoche ed universalmente riconosciute ma, invece, apre momenti di riflessione in cui ciascuno si mette in dubbio e si interroga circa la propria posizione e la propria vita. La riflessione proposta da Don Gianluca si conclude, poi, con la lettura e l’analisi del libro della Genesi. In particolare del brano che racconta della lotta tra Giacobbe e l’uomo misterioso. Anche qui si staglia l’imprevisto che, tuttavia, non indebolisce ma dà forza e che, anzi, cambia e trasforma profondamente il personaggio.
La lectio biblica con don Gianluca Zurra si pone in continuità con quanto proposto dal settore Giovani di Azione cattolica diocesano: «la scelta di voler dare un nuovo slancio ai ragazzi dell’associazione, cercando delle strade nuove, a volte imposte dal particolare tempo pandemico che stiamo vivendo; partendo, però, sempre dall’essenziale, partendo dalla fede».
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L’assistente diocesano ha permesso una reinterpretazione della Parola rendendola, così, antica e sempre nuova come solo le cose sacre permettono di fare. A conclusione di questo tempo vissuto insieme, intenso di riflessione e condivisione, in un periodo difficile che somiglia al mare agitato dello Stretto che ne ha fatto da contorno, si riparte dalla fede, dalla prossimità, dalla cura per partorire qualcosa di imprevisto e fecondo.
* settore giovani Ac arcidiocesi Reggio-Bova
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