Avvenire di Calabria

Architetto e affermata professionista reggina, dal 6 gennaio scorso è entrata a far parte della giunta del "terzo tempo" di Falcomatà

«Reggio ordinata», l’assessore Zoccali presenta la sua idea di città

Per la delegata a edilizia privata e condono, necessario rispetto delle regole e coinvolgimento di cittadini e attori sociali del territorio

di Francesco Chindemi

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Conosciamo un altro assessore della nuova giunta del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Si tratta di Elisa Zoccali, affermata professionista reggina che illustra la sua idea di città anche alla luce delle deleghe che le sono state affidate: a partire dalla rigenerazione urbana. Una sfida di cui ha parlato nell'ultimo numero, in edicola domenica scorsa con "Avvenire", del settimanale "Avvenire di Calabria". Vi riproponiamo l'intervista e il podcast dell'ultima puntata di "Good Morning Calabria" dove è intervenuta.

Elisa Zoccali: «Ecco la mia idea di città ordinata»

Elisa Zoccali, architetto, è una affermata professionista reggina che ha fatto una scelta: «rimanere nella mia città». Oggi questa scelta la pone a mettersi al servizio di Reggio sotto una nuova veste, quella di assessore alla “città ordinata” con deleghe all’edilizia privata, condono edilizio e programma Pinqua. Falcomatà l’ha fortemente voluta nella giunta del cosiddetto “terzo tempo”.


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Il settore che le è stato affidato presuppone non solo il rispetto delle regole, ma anche un costante dialogo con i cittadini. Cosa c’è da migliorare?

Vorrei proprio contribuire a modificare la percezione dell’Ufficio urbanistica, innanzitutto partendo dai luoghi fisici. Il settore costituisce un’interfaccia importante con i cittadini e il mondo delle professioni. È giusto che chi vi lavora o chi viene accolto lo faccia in spazi adeguati e decorosi.

Non solo un restyling strutturale mi viene da capire...

Cambiare la percezione dell’Ufficio urbanistica significa anche migliorare la qualità del servizio, attraverso un approccio che prediliga trasparenza e chiarezza delle regole.

Come intende procedere quindi?

Creando un sistema informativo territoriale aperto alla consultazione dei tecnici e dei cittadini. È importante, perché contribuirebbe ad abbreviare i tempi di istruttoria delle pratiche. Nel momento in cui un ente rende la procedura chiara, il cittadino si rivolge più facilmente e con soddisfazione all’ufficio.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, parla l’assessore Costantino: «la città nel futuro sfida del presente»


Il programma nazionale di Qualità dell’Abitare Pinqua rappresenta una sfida importante per migliorare le condizioni abitative della città. Quali sono le azioni concrete che intende intraprendere per implementare questo programma nel territorio reggino?

In questi giorni ho effettuato dei sopralluoghi con i tecnici nelle aree interessate. Sono progetti urbanistici ambiziosi. Sono tre gli interventi attualmente in corso in altrettante zone degradate della città per un importo complessivo di 54 milioni di euro: la zona Stadio, Ciccarello e Arghillà. È evidente che la sfida non può limitarsi solo al restyling, ma al coinvolgimento di tutti gli attori sociali presenti nei quartieri, a partire dal mondo della Chiesa come nel caso del quartiere Arghillà. Parlare di rigenerazione urbana presuppone una visione condivisa. È una scommessa che non possiamo perdere.

Una sfida solo personale?

Credo molto nel lavoro di squadra. In questo primo mese in giunta il confronto con gli altri assessori e dirigenti dell’ente, sotto la guida del sindaco Falcomatà, è stato proficuo. È la strada da perseguire, proprio per la trasversalità che c’è tra il mio assessorato e gli altri.


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Non pensa sia poco il tempo a disposizione per dare un segno tangibile di cambiamento?

Se l’approccio è perdere tempo, sicuramente non va bene. Ritengo però che non è questione di quanto tempo rimanga, ma di come questo possa essere sfruttato al meglio. Certamente c’è sempre un dato oggettivo o soggettivo legato al lavoro di ciascuno. Da parte nostra daremo il massimo.

Cos’altro serve?

Oltre al gioco di squadra, credo serva tanto coraggio, determinazione, un pizzico di fantasia e tanta creatività.

Anche per far sì che Reggio diventi città ordinata?

«Ordine» non sempre è uguale a «bello ». Una città ordinata, a mio avviso, è una città in cui vale il principio del rispetto delle regole che portano a decoro e vivibilità. Se mettiamo in connessione le tante porzioni e potenzialità del nostro territorio molto variegato, potremmo davvero ambire a grandi cose.

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