
San Ferdinando, oltre la baraccopoli: «L’accoglienza dolce è la vera alternativa»
Lunedì 3 marzo il presidio per chiedere la chiusura del ghetto e promuovere un modello di inclusione abitativa ispirato all’esperienza di Riace
di Patrizia Caiffa* - «In questi anni abbiamo sempre sostenuto il superamento della soluzione abitativa della tendopoli di San Ferdinando e, più in generale degli insediamenti informali, ma siamo convinti che questo passaggio possa avvenire correttamente, solo in presenza di un piano alternativo concreto». Lo dichiara Mauro Destefano, coordinatore del Progetto di Emergency di Polistena, a proposito dell'annunciato smantellamento della tendopoli di San Ferdinando nella Piana di Gioia Tauro, in Calabria, dove vivono centinaia di braccianti agricoli che lavorano nella zona e rischiano di trovarsi senza dimora a partire dal 15 agosto.
Lunedì 3 marzo il presidio per chiedere la chiusura del ghetto e promuovere un modello di inclusione abitativa ispirato all’esperienza di Riace
L’iniziativa nasce dalla volontà di offrire un supporto concreto alle persone che vivono in condizioni
Il 7 gennaio 2010 la rivolta dei migranti che porto alla ribalta nazionale la drammatica condizione dei migranti nella Piana di Gioia Tauro.
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