Avvenire di Calabria

Il 7 gennaio 2010 la rivolta dei migranti che porto alla ribalta nazionale la drammatica condizione dei migranti nella Piana di Gioia Tauro

Tendopoli San Ferdinando, il sindaco Luca Gaetano: «Quindici anni dopo la rivolta ecco cosa è cambiato»

Il primo cittadino sottolinea l'importanza delle sinergie interistituzionali

di Redazione Web

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A quindici anni dalla rivolta del 7 gennaio 2010, che portò alla ribalta nazionale la drammatica condizione dei lavoratori migranti nella Piana di Gioia Tauro, il Comune di San Ferdinando rivendica un cambiamento significativo nella gestione della tendopoli e nella risposta alle problematiche legate al lavoro stagionale in agricoltura.

Il sindaco Luca Gaetano: «Nessuna situazione fuori controllo»

A fare il punto sull’attuale situazione è il sindaco Luca Gaetano, che coglie l'occasione anche per smentire con fermezza le voci su presunte «tensioni ed episodi critici che possano far pensare a una situazione fuori controllo».



Il primo cittadino ribadisce come la realtà odierna sia profondamente diversa, frutto del lavoro coordinato tra il Comune di San Ferdinando, la Prefettura di Reggio Calabria, la Regione Calabria e il Governo italiano. «L’obiettivo comune – sottolinea Gaetano – è quello di assicurare condizioni di vita dignitose e opportunità ai lavoratori migranti», in un contesto che, storicamente, è stato caratterizzato da fragilità economiche e sociali.

Progetti per garantire sicurezza e inclusione

«Abbiamo realizzato interventi mirati sull’accesso ai servizi essenziali e alla sicurezza, garantendo una maggiore vivibilità». A questo si aggiungono i progetti per l’inclusione sociale e lavorativa, fondamentali per offrire ai braccianti un’alternativa concreta al rischio di sfruttamento. «Stiamo lavorando per promuovere attività di formazione e sostegno alla persona, che permettano anche l’autoimpiego».


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Un altro aspetto chiave è rappresentato dalla collaborazione con le associazioni e gli enti del territorio. «La gestione delle problematiche sociosanitarie è affrontata in un’ottica di rete, per garantire un approccio coordinato e sostenibile», spiega Gaetano, rimarcando l’importanza di un lavoro collettivo e concertato.

Il sindaco, inoltre, respinge con decisione le narrazioni allarmistiche diffuse da alcuni organi di stampa. «È essenziale sottolineare che il contesto in cui operiamo è complesso e richiede uno sforzo collettivo, ma ciò non può giustificare la diffusione di notizie che creano allarmismo e danneggiano il lavoro che stiamo portando avanti con serietà e dedizione».

Il coinvolgimento delle realtà del territorio

Gaetano evidenzia anche il coinvolgimento attivo di tutti i corpi intermedi, inclusi sindacati, organizzazioni datoriali ed enti bilaterali. «Tale lavoro vede la partecipazione di tutte le articolazioni dello Stato e dei più autorevoli corpi intermedi», a dimostrazione di come l’impegno non sia isolato ma frutto di una strategia condivisa.



L’Amministrazione Comunale ribadisce la propria volontà di guardare avanti, lavorando per trasformare il territorio in un modello di giustizia sociale e sicurezza per tutti. «Siamo certi che, attraverso il lavoro congiunto, sarà possibile raggiungere obiettivi comuni che promuovano giustizia sociale e sicurezza per tutti», conclude Gaetano. A quindici anni di distanza, insomma, San Ferdinando vuole lasciarsi alle spalle le immagini di tensione e conflitto per costruire un futuro basato su inclusione, dignità e opportunità.

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