Avvenire di Calabria

Federico Ozanam, mons. Reina: «c’è ancora un cattolicesimo sociale?»

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“C’e ancora un cattolicesimo sociale?”. A chiederselo è stato mons. Baldassarre Reina, vicegerente della diocesi di Roma, intervenendo alla presentazione del libro “Federico Ozanam cattolico sociale”, a cura di Giuseppe Chinnici e Roberto Cipriani, presentato oggi in Campidoglio. “Mettere insieme l’approfondimento scientifico con il contatto diretto coi poveri”; è questa, per mons. Reina, la cifra del cattolicesimo sociale del beato Ozabam. “Oggi invece parliamo dei poveri mantenendo le distanze”, la denuncia del presule: “Ci rendiamo conto che c’è una povertà materiale, economica, lavorativa, una povertà delle relazioni, ma è come se non ci riguardasse”. “Quello di Ozanam è un’altra paradigma”, ha spiegato Reina: “quello del coinvolgimento pieno, nella Francia della prima metà dell’Ottocento”.

“Ragionevolezza della fede e concretezza dell’operare”: Così Francesco Bonini, rettore dell’Università Lumsa, ha sintetizzato l’eredità di Federico Ozanam e la sua attualità “non solo per la Francia del suo tempo, ma per tutta l’Europa”. Federico Ozanam, per Bonini, “ha fatto politica sotto diversi regimi, sotto la Restaurazione e durante la Repubblica, perché il suo obiettivo era la risemantizzazione della politica, e in particolare dei valori della Rivoluzione francese che su era tentato di secolarizzare dalla loro radice cristiana. E proprio attraverso la testimonianza cristiana tali valori vengono riportati alla loro radice umana, diventando non più valori astratti ma incarnati”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati