
Tornare all’amore che libera, non che possiede
Nel tempo dei femminicidi e delle relazioni deformate, il richiamo alla differenza tra patriarcato e paternità
Quest’anno la Festa del papà giunge in una fase di drammatico stress sociale, con il ritorno in zona rossa di gran parte dell’Italia, 7 milioni di studenti nuovamente confinati nella Dad e quasi 100.000 mila donne che hanno perso il lavoro (Istat, dicembre 2020). «Celebrare in queste condizioni la Festa del papà – sottolinea Samantha Tedesco, pedagogista e responsabile Programmi e advocacy di Sos Villaggi dei Bambini – vuol dire prima di tutto riconoscere, oggi più che mai, il contributo fondamentale che i padri con il loro impegno danno non solo alle loro famiglie ma a tutto il corpo sociale, al nostro futuro, significa sottolineare la necessità che le funzioni di cura non siano viste come esclusive delle donne, delle madri. Dobbiamo però sottolineare - aggiunge - che siamo una società che soffre sempre più di ‘paternity gap’, ovvero di una generalizzata carenza della figura paterna, dentro e fuori lo stretto ambito familiare. E per colmare questo gap è fondamentale riconoscere e coltivare il valore e i valori della paternità per lo sviluppo dei bambini, per ciò che come società saremo domani».
Nel tempo dei femminicidi e delle relazioni deformate, il richiamo alla differenza tra patriarcato e paternità
Attraversare la soglia tra il reale e il possibile, tra il mondo adulto e quello bambino. Anna Calarco, attrice e formatrice teatrale lo spiega.
In occasione della Festa del papà, uno sguardo al cambiamento del ruolo dei padri nella famiglia e nella crescita dei figli