
Autismo e scuola: «Costruire relazioni è il primo passo verso l’inclusione»
La professoressa Annamaria Curatola, docente e formatrice, analizza il significato profondo dell’inclusione scolastica per gli studenti con disturbo dello spettro autistico
«In Italia mancano politiche concrete ed efficaci di sostegno alla famiglia». Non usa giri di parole Andrea Bernardini, portavoce dell’Associazione nazionale famiglie numerose. Il pragmatismo è dato dai numeri: i dati Istat confermano, infatti, il calo delle nascite. 12mila nati in meno ogni mese del 2016.
Purtroppo manca un totale sostegno alle famiglie, come sottolinea Raffaella Milano (Save The Children): «Ormai è inderogabile l’avvio di un piano strutturale di sostegno alla genitorialità, mettendo a punto una rete di cura per l’infanzia 0-6 anni del quale il nostro paese ha enormemente bisogno, definendo strumenti di effettiva conciliazione di tempi di vita e di lavoro per le mamme e sostenendo le famiglie che vivono in condizioni di povertà».
Troppo spesso, infatti, le politiche sulla natalità e sulle famiglie si sono trasformate in battaglie "di bandiera" che pochi effetti reali hanno sortito sul territorio italiano. I figli non possono essere considerati una semplice "voce di spesa", seppur non manchino gli elaborati statistici in cui si evince proprio questo. Per abbattere dei costi che sembrano insostenibili (secondo le ultime stime si parla di 8.500 euro annui a figlio) bisognerebbe ricalibrare le risorse destinate alle famiglie (l'1,3% del Pil) nella Legge di Stabilità agli standard europei (2,1%).
La professoressa Annamaria Curatola, docente e formatrice, analizza il significato profondo dell’inclusione scolastica per gli studenti con disturbo dello spettro autistico
Un evento di riflessione e confronto guidato dallo psicologo Gianni Trudu, promosso dalla Parrocchia Abbaziale S. Maria e i XII Apostoli.
«In Italia, e anche in altri Paesi, sembra si sia perso l’entusiasmo per la maternità