Avvenire di Calabria

La riflessione del direttore di Avvenire di Calabria, don Davide Imeneo, sulla Giornata delle Comunicazioni sociali festeggiata ieri

Giornata delle Comunicazioni sociali, «rigenerare l’ascolto»

La Giornata quest’anno ci affida una responsabilità: rigenerare l’ascolto. Un invito da rivolgere alla comunità cristiana prima di tutto

di Davide Imeneo

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La riflessione del direttore di Avvenire di Calabria, don Davide Imeneo, sulla Giornata delle Comunicazioni sociali festeggiata ieri.

L'editoriale sulla Giornata delle Comunicazioni sociali

La domenica di ieri non è caratterizzata soltanto dalla solennità dell’ascensione, ma anche dalla Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali. La Chiesa infatti, ormai da 56 anni, abbina alla ricorrenza liturgica del ritorno di Gesù al Padre, la riflessione sui mezzi di trasmissione e annuncio della Buona Notizia, cercando di focalizzarne l’uso in ottica pastorale e comunitaria.


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Il tema scelto da papa Francesco per la Giornata di quest’anno è “Ascoltare con l’orecchio del cuore”. Un invito ad approfondire la dinamica dell’ascolto, primo fondamento di ogni buona prassi comunicativa. È un tema di scottante attualità, se consideriamo che proprio l’ascolto è al centro dei nuovi sviluppi della tecnica e delle tecniche di comunicazione. È lo stesso Francesco che afferma «l’ascolto sta conoscendo un nuovo importante sviluppo in campo comunicativo e informativo, attraverso le diverse offerte di podcast e chat audio, a conferma che l’ascoltare rimane essenziale per la comunicazione umana».

Proprio queste nuove dinamiche, contraddistinte da un pubblico particolarmente giovane e sempre più improntate su un utilizzo personale di dispositivi auricolari, stanno anche rivelando alcuni lati negativi: per esempio un progressivo isolamento durante l’esperienza d’uso e lo scarso livello di attenzione che si presta ai contenuti della comunicazione. Tanto i podcast quanto le chat audio sono forme di comunicazione utilizzate mentre si è impegnati in altro: si sente molto e si ascolta poco.

Il deficit di attenzione causa una degenerazione del grado di ascolto, e non soltanto in riferimento ai canali audio. È il mondo digital in generale a soffrire l’ascolto fragile: si assottiglia notevolmente la capacità di comprendere a favore del desiderio di fare più cose contemporaneamente, come se ascoltare significasse “perdere tempo”. Così, ad esempio, a livello globale la permanenza media di una sessione di lettura sul sito internet di un giornale è di un minuto appena. Quanto è attuale il monito evangelico riferito nell’ottavo capitolo del Vangelo secondo Luca: «Fate attenzione dunque a come ascoltate».


PER APPROFONDIRE: Comunicazioni sociali, don Zucchelli: «Il dibattito crea comunità»


La Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali di quest’anno ci affida una responsabilità: rigenerare l’ascolto. Un invito da rivolgere alla comunità cristiana prima di tutto, poiché anche nella Chiesa c’è tanto bisogno di ascoltare e di essere ascoltati. Il cammino sinodale è un’opportunità imperdibile per rieducarsi e rieducare all’ascolto generativo, superando i pregiudizi e restituendo profondità alla relazione con l’altro.

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