
Quando il cibo diventa un’ossessione: segnali, prevenzione e come uscirne
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Dal 2019, il 7 giugno si celebra la «Giornata mondiale della sicurezza alimentare» voluta da OMS, FAO e CODEX Alimentarius. Il tema dell'edizione 2023 è "Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco" come diffuso dalle organizzazioni promotrici.
Il 7 giugno di ogni anno, dal 2028, il mondo celebra la Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare, un’importante iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e dal Comitato del Codex Alimentarius. Questa giornata globale mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere azioni concrete per garantire la sicurezza alimentare per tutti, proteggendo sia le persone che il pianeta e viene celebrata ogni anno dal 2018, quando fu proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni unite al fine di mantenere alta l’attenzione sul tema.
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La Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare 2023 punta a rivolgere l’attenzione verso una delle questioni più urgenti e complesse del nostro tempo che coinvolge tutto il mondo in maniera differente. Mentre molte persone nel mondo soffrono ancora la fame e la malnutrizione, altre sono esposte a rischi alimentari come alimenti contaminati, additivi nocivi e pratiche di produzione insostenibili. La crescente popolazione mondiale, i cambiamenti climatici e la globalizzazione degli alimenti hanno reso ancora più critica la necessità di garantire che il cibo che consumiamo sia sicuro, nutriente e sostenibile. Se una parte del mondo muore di fame, nell’altra si tende a sprecare cibo in quantità industriali e a mangiare male: occorre un equilibrio globale.
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Per affrontare questa sfida globale, è essenziale una collaborazione efficace tra organizzazioni internazionali. L’OMS, la FAO e il Codex Alimentarius lavorano insieme per promuovere standard alimentari internazionali, fornire orientamenti tecnici e supportare i Paesi nella loro capacità di garantire la sicurezza alimentare. Questa partnership globale svolge un ruolo cruciale nell’indirizzare le minacce alla sicurezza alimentare, sia a livello locale che globale.
"Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco". È questo lo slogan per l'edizione 2023 della Giornata mondiale senza tabacco (WNTD), che ogni anno ricorre il 31 maggio per ricordare i danni del fumo sulla salute umana e del Pianeta. Quest'anno l'OMS denuncia il tabacco come una della principali cause dell'aumento della fame nel mondo, esortando i governi a smettere di sovvenzionare l'industria del tabacco e sostenere, invece, colture alternative e più sostenibili per combattere la crisi alimentare globale e sfamare milioni di persone.
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I dati parlano chiaro: più di 300 milioni di persone in tutto il mondo si trovano ad affrontare una grave insicurezza alimentare a causa delle guerre, del riscaldamento globale e delle conseguenze economiche post pandemia da CoVID-19. Eppure, più di 3 milioni di ettari di terreno in più di 120 Paesi sono utilizzati per coltivare tabacco, anche in quelli in cui le persone muoiono di fame. «Il tabacco è responsabile di 8 milioni di morti all'anno, eppure i governi di tutto il mondo spendono milioni per sostenere le piantagioni di tabacco. Scegliendo di coltivare cibo invece del tabacco, diamo priorità alla salute, preserviamo gli ecosistemi e rafforziamo la sicurezza alimentare per tutti», afferma Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS.
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