Avvenire di Calabria

Giubileo: pellegrinaggio nazionale di Croazia e Bosnia-Erzegovina. Kutlesa (pres. vescovi croati): “Fedeltà a Cristo, alla Sede di Pietro e a Maria”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


In questi giorni è in corso a Roma, un pellegrinaggio croato per il Giubileo, dal 5 al 12 ottobre, sia con i fedeli croati che con quelli della Bosnia-Erzegovina. Infatti, il 7 ottobre Papa Leone XIV li ha incontrati appositamente e salutati a piazza San Pietro. È seguita la messa presieduta da mons. Drazen Kutlesa, presidente dei vescovi croati che nell’omelia ha rivelato come “non ci sia luogo più significativo della tomba di san Pietro per noi cattolici croati”. E ha aggiunto: “Siamo qui come nazione che ha costruito il suo destino e la sua storia per quasi quattordici secoli alla luce della croce di Cristo e in comunione con la Sede di Pietro”. Gli altri punti salienti delle parole di mons. Kutlesa sono stati “la fedeltà a Cristo”, la fedeltà alla sede di Pietro” e “la fedeltà a Maria”. Ieri, 8 ottobre, i pellegrini croati hanno partecipato all’udienza generale con il pontefice che di nuovo ha rivolto loro parole di saluto. Diverse le messe celebrate ieri a Roma, in base alle diocesi di provenienza, tra cui l’eucarestia della basilica di Sant’Anastasia, presieduta da mons. Svalina, vescovo di Srijem e dall’arcivescovo di Djakovo-Osije mons. Djuro Hranic. “Incoraggiati dagli esempi di tanti santi, alle cui chiese i fedeli si sono recati in pellegrinaggio a Roma, rinnoviamo la nostra missione di testimoni della Buona Notizia di Cristo”, ha detto mons. Svalina. I fedeli di Bosnia-Erzegovina invece hanno celebrato la messa nella basilica “Santa Maria in Aracoeli” presieduta da mons. Tomo Vuksic, arcivescovo di Sarajevo. Oggi, nella basilica di San Paolo fuori le mura vengono celebrate due messe per i fedeli croati.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: