Avvenire di Calabria

I campi estivi tra formazione e condivisione fraterna

I giovani di Ac riflettono sul valore dei Social e del tempo

Cuccullaro accoglie l’Azione Cattolica della diocesi di Reggio

Redazione Web

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Stupore, meraviglia, silenzio, preghiera, incontro e ascolto. Sono questi gli ingredienti fondamentali che hanno contraddistinto i campi estivi diocesani dell'Azione Cattolica svoltisi anche quest’anno presso il soggiorno San Paolo di Cucullaro. Tre esperienze importanti e preziose: il campo diocesano Acr, il campo diocesano Giovanissimi e il campo per tutti i formatori di Ac. «Sei connesso??? #Shareyourself» è la domanda pro-vocatoria rivolta ai partecipanti del campo ACR: uno stimolo a riflettere non solo sul variegato mondo dei social e sul modo di rapportarsi ad essi, ma soprattutto una chiamata a costruire relazioni autentiche, esprimendo a pieno se stessi.

Dal 19 al 23 luglio, quindi, il Soggiorno S. Paolo Cucullaro si è trasformato in un “laboratorio digitale”, dove –giorno dopo giorno- i ragazzi hanno significativamente implementato le funzioni di un’app innovativa, creata per l’occasione: ogni “aggiornamento”, che rispecchiava i temi affrontati durante le attività, ha mostrato loro come gli strumenti in nostro possesso (Whatsapp, Instagram, Facebook) non siano poi così interessanti, senza un continuo rapporto con la realtà. E, soprattutto, come niente potrà mai sostituire lo sguardo dell’essere umano: i ragazzi hanno reimparato l’arte della condivisione, non limitata – come al solito- ad un post… ma estesa all’esperienza. Un’ esperienza, però, che proprio grazie ai social ha raggiunto anche chi è rimasto a casa, tramite la pubblicazione di contenuti sulla pagina facebook ReggioAc, con la lettura dei relativi commenti, in una dialettica nuova tra online e offline. Non è stata trascurata, inoltre, la dimensione liturgica, grazie alla quale i ragazzi hanno potuto sperimentare la bellezza del mettersi in ascolto, tanto nella preghiera condivisa quanto nel momento del ritiro, più intenso ma guidato, per andare incontro alla loro sensibilità. E, ovviamente, non è mai stato accantonato lo spirito leggero proprio dell’ACR, per trascorrere questi giorni in allegria, com’è giusto in un campo estivo che, anno dopo anno, non offre solo contenuti formativi, ma anche bellissimi ricordi.

Da custodire nel cuore oppure, così come è avvenuto per il segno finale… in una polaroid! Dal 23 al 27 luglio il soggiorno San Paolo, ha visto il passaggio di testimone fra il campo Acr e il campo Giovanissimi. La proposta educativa estiva ha accompagnato i ragazzi a sperimentare e gustare la bellezza di vivere il proprio tempo come dono prezioso per la vita di ciascuno, attraverso un percorso a tappe, scandito da diversi momenti, dal titolo “Just in time- oggi ritorno al futuro”. Conoscere il “valore” vero e reale del tempo, riconoscendolo non come uno scorrere casuale di momenti ma come tempo qualitativamente pieno, fatto di priorità, senza il rischio dello spreco inutile. Tempo impregnato di volti, relazioni ed emozioni, da cercare come si cerca un tesoro prezioso da custodire. Tempo passato da rileggere nell’ ottica della memoria grata, imparando a riconoscere nelle diverse fasi della vita la possibilità di costruire il proprio presente attraverso una prospettiva che profuma di speranza e sa di gratitudine.

Le attività specifiche hanno seguito un taglio molto laboratoriale ed il percorso è stato impreziosito dai momenti di preghiera e di celebrazione quali la liturgia penitenziale, la veglia alle stelle, il ritiro itinerante per i boschi ed infine l’adorazione eucaristica che ha permesso ai ragazzi di sostare dinnanzi a Gesù con cuore lieto e grato. E ad un campo diocesano non possono mancare i momenti ricreativi di sano divertimento che hanno coinvolto ancora una volta i ragazzi maniera diretta, permettendo loro di mettersi in gioco, sperimentando i propri talenti e la propria creatività. Il soggiorno “San Paolo” dunque ha accolto tantissimi ragazzi che hanno vissuto un’esperienza unica, realmente abitata e benedetta dal Signore che per molti ha segnato l’inizio di un nuovo tempo speciale.

Marianna Cereto e Maria Fedele

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