di Angelo Ventura - Domenica scorsa, nei locali della parrocchia San Gregorio Taumaturgo, gli adolescenti ed i giovani dei territori parrocchiali della zona pastorale di Pellaro si sono ritrovati insieme per vivere un arricchente momento di incontro. Il pomeriggio è stato scandito dal tema “Giovani e Carità”, attraverso delle attività improntate a riflettere su questo grande ed esigente tema. L’equipe zonale di pastorale giovanile ha scelto di offrire l’opportunità di riflettere sulla carità, anche grazie alla viva voce di una operatrice che, si impegna, in prima persona, su questo fronte.
Dopo il momento di preghiera inziale, che ha visto i Giovani intonare l’Inno alla Carità, attraverso la preghiera del salmo 41 si è entrati nel cuore del pomeriggio, informato dalla parola del Vangelo di Giovanni, capitolo 14, vera e propria attestazione di amore per tutti coloro che credono in nostro Signore Gesù Cristo ed osservano i suoi comandamenti. La riflessione, poi, è stata impreziosita dalle parole di Sant’Agostino che, attraverso l’ Epistola Joannis, ha ricordato ai presenti l’antico e sempre nuovo insegnamento che è racchiuso nella formula: «Ama e fa ciò che vuoi». É seguita, poi, l’appassionata testimonianza di Federica, una Giovane ventiquattrenne, da tre anni al servizio dei poveri. Federica, infatti, dopo il periodo di servizio civile, svolto presso la struttura delle Suore Alcantarine, in Archi, è rimasta, letteralmente, folgorata dai fratelli che si trovano senza un tetto, grazie ai quali Dio si è reso concreto, nella sua vita. In particolare, l’incontro con un giovane uomo, la cui storia era ed è assai travagliata, ha rappresentato il vero punto di svolta nella sua esistenza.
Grazie a lui, Federica ha potuto vedere gli occhi di Dio, comprendendo che l’altro va sempre accolto, così come egli è. Anche il servizio attraverso l’animazione di strada, con i bambini del quartiere, le ha saputo regalare profondi insegnamenti, aiutandola a comprendere come sia importante avere fiducia in Dio, senza pensare di dover fare tutto da soli. Il bilancio di questo triennio, al servizio della povertà, si chiude, certamente, in attivo, dal momento che Federica ha imparato ad accettarsi, andando incontro alla Verità che lei, come ognuno di noi, rappresenta, agli occhi di Dio. I Ragazzi delle diverse parrocchie hanno risposto alla testimonianza partecipando la loro più sincera gratitudine per quanti trovano il Coraggio di spendere la loro vita, quotidianamente, al servizio dell’altro. Il momento si è concluso con un gesto davvero suggestivo che è consistito nel gettare un chicco di grano in una grande anfora, unitamente all’impegno, di ognuno dei presenti, ad essere, d’ora innanzi, custodi di un seme che è chiamato a morire per poi germogliare e portare molto frutto.