Avvenire di Calabria

Lo sostiene Emilio Errigo, Commissario straordinario dell'Agenzia per la protezione dell'Ambiente

«Il mare in Calabria è balneabile e gode di buona salute»

Resi noti i dati degli ultimi rilievi effettuati dall'Arpacal: «oltre il 90% di acque e fondali marini sono fruibili»

di Redazione Web

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Il mare della Calabria «è vivo, balneabile e gode di buona salute». Parola dei Emilio Errigo, Commissario straordinario di Arpacal nel commentare i dati degli ultimi rilievi effettuati dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente.

Lo dice l'Arpacal: «Il mare in Calabria? È balneabile»

Per il Commissario straordinario dell'Arpacal i dati parlano chiaro: «le acque e i fondali marini della Regione Calabria sono, per oltre il 90% dei suoi circa 800 chilometri di coste bagnate dal mare, fruibili e balneabili, (tranne ed esclusi quei tratti di mare e litorale, vietati alla balneazione per legge e per cause diverse)»


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Il mare della Calabria è, dunque, «vivo, balneabile e gode di buona salute». Le risultanze delle analisi biologiche e chimiche, «eseguite obbligatoriamente, in attuazione e ottemperanza alle Direttive emanate dall'Unione Europea e recepite con leggi degli Stati membri, sui campioni di acque marine, prelevate nei punti espressamente indicati e rappresentati pubblicamente, fanno emergere una bella e salutare realtà ambientale marittimo - costiera delle spiagge sempre più affascinanti e incontaminate d'Italia», evidenzia ancora Errigo.

Obiettivo: «Combattere l'illegalità ambientale»

Nell'analisi del Commissario straordinario di Arpacal trova spazio anche l'impegno della Regione Calabria a guida Occhiuto a combattere l'illegalità ambientale. Negli ultimi due anni, ricorda ancora Errigo, sono stati acquisiti «sia nuovi mezzi operativi con tecnologie adeguate sia Risorse Umane ed economiche necessarie per continuare la nostra doverosa opera di servizio verso i cittadini e l'ambiente della Calabria».

Inoltre, sono state «approvate e pubblicate nel Bollettino Ufficiale nuove e importanti Leggi Regionali, Ordinanze Presidenziali, compresi gli atti di indirizzo e direttive provenienti dal Di-rettore Generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell'Ambiente della Regione Calabria, ingegner Salvatore Siviglia. Tutti questi atti, legislativi e amministrativi, sono stati emanati a tutela, salvaguardia, valorizzazione e protezione dell'ambiente marino e terrestre, della biodiversità e gli ecosistemi, ancora integri, della nostra Regione».

Qualità del mare in Calabria, non mancano le criticità

In Calabria, tuttavia, non è tutto rose e fiori. I punti di criticità non mancano, riconosce lo stesso Errigo. Ci sono ancora «ambiti territorio non collettati alla rete comunale di raccolta dei reflui urbani, così come non mancano i Comuni nei quali le vasche di sollevamento risultano essere non perfettamente funzionanti».

In merito alle «strisce sgradevoli» di materiale vario galleggiante che si vedono in mare e disturbano bagnanti e operatori turistici, assicura ancora il Commissario Arpacal: «dai prelievi e dalle analisi puntualmente eseguite, risulta che il più delle volte sono costituite da fogliame, rami e tronchi, arbusti di siepi tagliate, produzione algale, mucillagine e filamenti di posidonia alla deriva; vegetali che, per loro stessa natura, non sono da considerare assolutamente inquinanti per le acque del mare della Calabria e di ogni regione costiera».

Gli sversamenti abusivi e i territori da "rigenerare"

Non mancano, «con grande amarezza», gli sversamenti abusuti in mare e ni fiumi di acque reflue civili e industriali, non consentiti, né autorizzati e trattati. Così come non sono assenti l'accertamento di violazioni amministrative e denunce di rilevanza penale alla competente Autorità Giudiziaria».


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Infine, per quanto riguarda le «due realtà molto complesse e complicate», ovvero Crotone e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, entrambe «necessitano senza alcun giustificato ritardo, di un’attenta, continua e particolare attenzione di ARPACAL, sotto un duplice profilo: il primo di rigenerazione - riqualificazione e difesa paesaggistica costiera e il secondo, il più importante, per quanto mi compete, di protezione e tutela ambientale in generale».

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