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Oggi la Chiesa ricorda padre Pio da Pietrelcina. Il 23 settembre è il giorno del Santo. Il Martirologio romano, nel ricordarne le virtù, ne esalta anche l'impegno «nella direzione spirituale dei fedeli e nella riconciliazione dei penitenti», oltre a «tanta provvidente cura verso i bisognosi e i poveri»
Francesco Forgione entra in convento a sedici anni e diventa sacerdote dopo sette. Nel 1916 arriva a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, da dove non si sposterà più fino alla morte attirando folle di pellegrini e fedeli da ogni parte d’ Italia e del mondo che andavano da lui per confessarsi e ricevere conforto.
Quella di San Pio da Pietrelcina è una storia di santità i cui primi segni si hanno già in giovane età. Nato Francesco Forgione, padre Pio entra in convento a sedici anni, diventato sacerdote dopo sette. Nel 1916 arriva a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, da dove non si sposterà più fino alla morte, attirando folle di pellegrini e fedeli da ogni parte d’ Italia e del mondo che andavano da lui per confessarsi e ricevere conforto.
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Il 20 settembre 1918 riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni.
Attorno all’ itinerario umano e spirituale di Padre Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, si è realizzata una delle più popolari e coinvolgenti esperienze di devozione religiosa dell’ Italia del Novecento. Per un cinquantennio, dal 1918 al 1968, senza mai spostarsi dal convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, Padre Pio ha attratto generazioni di italiani e stranieri, che si recavano nel Gargano per incontrare colui che amava definirsi «un povero frate che prega», convinto che «la preghiera è la migliore arma che abbiamo, una chiave per aprire il cuore di Dio».
Quanti hanno visitato il piccolo centro pugliese si sono imbattuti in un prete cappuccino dall’ esistenza segnata dalla semplicità, e per certi versi dalla ripetizione. Preghiera, celebrazione della messa, confessione e ascolto dei pellegrini hanno infatti costituito la quotidianità del santo per cinquant’ anni. Alla semplicità della sua vita, tuttavia, si sono accompagnati doni spirituali ed esperienze mistiche, tutti di carattere soprannaturale.
La gente venerò padre Pio come un santo, prima ancora che la Chiesa si esprimesse in tal senso. Il convento e la chiesa dove celebrava messa sono diventati ben presto meta di incessanti pellegrinaggi e luogo di preghiera, di carità e di conversione. Il cammino verso gli altari, però, fu più tortuoso. Coloro che lo avevano avversato in vita, anche per motivi poco nobili (leggi: l'uso delle tante offerte che la gente inviava per le sue iniziative di carità), misero molti pali tra le ruote.
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Ma alla fine la verità sulla sua santità ha avuto il sopravvento. Padre Pio, che definiva se stesso «un frate che prega», è stato proclamato beato da papa Giovanni Paolo II, che nutriva per lui grande devozione, il 2 maggio del 2000, e due anni dopo, il 16 giugno 2002 lo stesso Pontefice in piazza San Pietro, lo proclamò Santo e ne stabilì la memoria liturgica per il 23 settembre, «giorno della sua nascita al cielo».
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