Avvenire di Calabria

Dopo l'intimidazione dei giorni scorsi il vicepresidente della Cei farà visita a ditta e operai

Il vescovo Savino visita i cantieri della 106, solidarietà dopo le intimidazioni

Il precedente il 25 maggio scorso quando fu incendiata una gru in un altro cantiere della costruenda infrastruttura viaria

di Redazione Web

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Intimidazioni nei cantieri del Terzo Megalotto della nuova statale jonica 106, il vescovo Francesco Savino, ancora una volta ci mette la faccia.

Il vice presidente della Cei e vescovo di Cassano Jonio, monsignor Francesco Savino, sarà giovedì prossimo nel campo base di Villapiana Scalo, per manifestare personalmente la propria solidarietà e vicinanza alle Aziende, ai tecnici, e agli operai che lavorano nel più grande cantiere attualmente presente nel territorio italiano.


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L’ appuntamento nel quartier generale della Webuild Sirjo è per le ore 12.30. Monsignor Savino sarà accolto dall’ ingegner Salvatore Lieto Amministratore Delegato di Sirjo Scpa- Webuild Ss Jonica, dagli altri vertici del contraente generale e dalle maestranze.

Non è la prima volta che il presule bitontino farà tappa nei cantieri della statale 106. Il Vescovo fatto Popolo ha deciso di esserci e far sentire forte la sua voce, il suo grido d’allarme, alla luce degli ultimi atti intimidatori ospitati sul cantiere del Terzo megalotto della statale, con ignoti che nella notte tra il 9 e 10 Giugno scorso, hanno incendiato due mezzi  meccanici, un  merlo sollevatore telescopio e un’ escavatore parcheggiati in un cantiere sito sul lato nord del torrente Raganello.

Visita del vescovo Savino nei cantieri della 106, il precedente

Identico scenario il 25 maggio scorso, quando invece era stata data alle fiamme una gru cingolata che si trovava nel cantiere di contrada Fornara, sempre in agro di Cassano allo Ionio. Un’escalation criminale, una serie di attentati incendiari che hanno scosso e non poco il Vescovo, che ha deciso, senza batter ciglio, come peraltro ha sempre fatto, al suo ritorno da Roma dove sarà impegnato in Vaticano, di far visita ai cantieri per lanciare un messaggio forte e preciso contro questo fenomeno criminale inquietante, che in meno di venti giorni ha attenzionato ben due volte i mezzi utilizzati per i lavori di costruzione dell’importante arteria stradale che dall’innesto tra la Statale Jonica con la Strada Statale 534 a Roseto Capo Spulico, si estende per 38 chilometri.


PER APPROFONDIRE: Il vescovo Savino in piazza al fianco degli operai ancora senza stipendio


Grazie a quest’opera che costerà 1,3 miliardi di euro, somma evidentemente assai appetibile per le ‘ndrine, il Corridoio Ionico andrà incontro a una vera trasformazione, diventando un’infrastruttura stradale di grande comunicazione. Nei giorni scorsi il Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella ha convocato Anas, Webuild Sirjo e le forze dell’ordine per un vertice in Prefettura, per la salvaguardia della sicurezza dei lavoratori dagli atti intimidatori della microcriminalità organizzata.

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