Avvenire di Calabria

Pastore della chiesa di Foligno, succede a monsignor Mansueto Bianchi, scomparso prematuramente

Il vescovo Sigismondi è il nuovo assistente generale di Ac

Il messaggio dopo la nomina: “avverto profonda trepidazione, mitigata da una serena fiducia”

Redazione Web

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“Nel ringraziare Papa Francesco che mi affida questa responsabilità, senza sciogliere il vincolo sponsale che mi lega alla diocesi di Foligno, avverto un senso di profonda trepidazione, mitigata da una serena fiducia, poiché l’abbandono alla fedeltà di Dio è la fonte inesauribile della pace”. Così il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, commenta la decisione con la quale Papa Francesco lo ha nominato assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica italiana (Ac).

“Nel dispormi a vivere questa nuova esperienza, saluto tutti gli aderenti all’Ac, a partire da Matteo Truffelli, insieme a presidenza e consiglio nazionale, a cui mi avvicino con gratitudine e rispetto profondi”, prosegue Sigismondi, aggiungendo che “abbraccio, con affetto di predilezione, gli assistenti delle associazioni diocesane e parrocchiali, a cominciare dal collegio degli assistenti nazionali in cui mi inserisco con entusiasmo sincero”. “Rivolgo il mio pensiero, commosso e grato, a mons. Mansueto Bianchi, di venerata memoria, chiedendogli di vegliare sulla ‘famiglia grande e bella’ dell’Ac e di benedirla”, continua il vescovo, per il quale l’Ac è “un’associazione impegnata a intrecciare in maniera così stretta, da essere inestricabile, il Vangelo e la vita”, che “favorisce la scoperta dello stile sinodale e promuove una partecipazione vigile alla vita civile”. “Mi accingo a mettermi in cammino – conclude mons. Sigismondi – seguendo questo orientamento: la cura della vita interiore è il ‘campo-base’ che educa sia ad avere ‘memoria del futuro’, sia a ‘stare con l’orecchio nel cuore di Dio e con la mano nel polso del tempo’”.

L'Azione Cattolica non ha tardato a manifestare il gioso benvenuto al nuovo assistente: “Siamo certi che la sensibilità pastorale, lo spessore spirituale, la generosità propositiva, la profonda conoscenza delle comunità ecclesiali italiane che connotano il ministero pastorale di mons. Gualtiero Sigismondi costituiranno un dono grande per la vita dell’associazione”. Così il presidente, Matteo Truffelli, saluta la nomina di monsignor Sigismondi.

La nomina, decisa da Papa Francesco, giunge in vista della XVI Assemblea nazionale dell’Ac (28 aprile-1 maggio) e dell’incontro del popolo di Ac proprio con Papa Francesco all’inizio delle celebrazioni per i 150 anni dell’associazione. “La presidenza nazionale dell’Azione cattolica, il consiglio nazionale e l’associazione tutta accolgono con gioia la nomina di mons. Gualtiero Sigismondi, manifestando gratitudine a Papa Francesco e alla Conferenza episcopale italiana”, scrive Truffelli, secondo cui “la confermata decisione di chiamare un vescovo a svolgere questo ministero sottolinea ancora una volta il legame speciale tra l’Ac e la Chiesa, e rappresenta un riconoscimento della natura eminentemente ecclesiale dell’associazione, che è per noi motivo ulteriore di impegno e corresponsabilità”.

Quella dell’Ac – prosegue il presidente – è “una bella storia, a cui siamo certi mons. Sigismondi darà un contributo prezioso, condividendo con tutta l’associazione l’impegno per dare concreta attuazione al progetto di Chiesa che Papa Francesco ci ha consegnato nell’Evangelii gaudium”. “Il nostro filiale e grato benvenuto a mons. Sigismondi si unisce al ricordo sempre grato di mons. Mansueto Bianchi, prematuramente scomparso lo scorso agosto”, conclude Truffelli, riconoscendo che “in tutti noi è vivo il ricordo della sua fede forte e serena, della sua passione per l’associazione, della sua sapienza, nutrita di tensione evangelica e umana semplicità”.

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