Il “viaggio” di Dante in bicicletta farà tappa a Reggio Calabria

Farà tappa con la sua bicicletta a Reggio Calabria, presso la comunità parrocchiale di Archi Carmine il prossimo 10 agosto. Stiamo parlando di Giorgio Battistella, noto anche come "Vian-Dante". Scopriamo insieme perché.

Cosa hanno a che fare una bicicletta e il sommo poeta Dante? All'apparenza nulla. In realtà sono gli ingredienti che creano l'alchimia di un originale progetto letterario-performativo che vede protagonista un inusuale ciclista.

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Giorgio Battistella, trevigiano, nel suo itinerario in giro per l'Italia, infatti, non si limita solo a percorrere le strade del Paese e a scoprire nuovi luoghi e comunità.

Nei suoi incontri, su e giù per lo Stivale, ad ogni tappa, recita brani della Divina Commedia in cambio di pernottamento. Una modalità sostenibile per condividere la bellezza di quest'opera straordinaria.

Appassionato dell'opera di Dante fin dai tempi del Liceo, Battistella è un insegnante di scuola superiore e laureato in Teologia e in Scienze dell'educazione con una tesi "L'ascolto della Divina Commedia come occasione di crescita e formazione per gli adulti".

Farà tappa anche in Calabria e il 10 agosto sarà accolto dalla comunità parrocchiale di Maria Santissima del Carmelo in Archi.

Noto recitatore, originario di Treviso, Battistella due anni fa ha intrapreso un viaggio in bicicletta attraverso varie regioni italiane, riscuotendo interesse e gradimento per i racconti dei canti di Dante e della sua Divina Commedia.

Il "Dante in bici Tour 2023" ha preso il via da La Spezia e farà ora tappa a Reggio Calabria, proprio ad Archi Carmine. Un itinerario di oltre 1360 chilometri, durante i quali ha toccato altre località italiane.

L'appuntamento è il 10 agosto alle 21 in piazza ad Archi Carmine, accanto alla Chiesa. Anche qui, Battistella proporrà a titolo gratuito la sua performance a quanto vorranno prender parte all'evento.

Perché un viaggio in bicicletta con Dante

Ma perché trasporre la Divina Commedia, il viaggio allegorico più stupefacente di sempre, in un viaggio reale in bicicletta? «L'idea - spiega "Vian-Dante" - nasce due anni fa, per caso. Mitrovavo all’eremo di Camaldoli, tappa di un viaggio in bicicletta e ho chiesto agli altri ospiti se volessero ascoltare l’ultimo canto del Paradiso».

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PER APPROFONDIRE:

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«Ricordo l’entusiasmo, ricordo l’atmosfera di un incontro inaspettato, intenso e folgorante; da
qui - ancora Battistella - l'idea che si potesse condividere ancora e ancora la stessa meraviglia portando questa pratica in giro per l’Italia».

Perché Vian-Dante? «VianDante - spiega ancora il ciclista-recitatore - significa fare comunità divulgazione culturale proposta ricreativa cultura etica». Inoltre, «recitare a memoria porta a
tuffarsi nei versi dalla testa ai piedi, a farne propria la musica. È un modo autentico e
coinvolgente di sperimentare l’arte poetica, e l’impatto sul pubblico è memorabile».

«Attraverso la voce - ha motivo di ritenere Battistella - si crea una comunione di uomini e
donne che, almeno per un po’, vivono a pieno del momento presente».