Avvenire di Calabria

Già in passato intrapresi insieme progetti virtuosi volti a garantire diritti e tutela per i minorenni»

No all’adultizzazione precoce dei minori, il patto Garante – presidente Unicef della Calabria

Marziale e Raiola: «Riprendiamo un percorso già avviato oltre due anni fa»

di Redazione Web

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La lotta all’adultizzazione precoce dei minori, al centro dell'incontro tra il Garante dell’Infanzia e l’adolescenza Marziale e il presidente Unicef Calabria  Raiola. «Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati», hanno affermato i due.

Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha incontrato il presidente regionale dell’Unicef, Giuseppe Raiola: «Per riavviare un percorso virtuoso di collaborazione, che nel passato ci ha visti impegnati nella formazione di tutori per minori stranieri non accompagnati, che vede la Calabria in cima alla classifica per soggetti formati ed abilitati, e nel sostegno al protocollo “Liberi di scegliere” mirante ad affrancare gli adolescenti dal tragico destino delle loro famiglie appartenenti al crimine organizzato».


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Per Marziale e Raiola «Molto occorre lavorare sul terreno dell’affermazione della cultura dei diritti dei minori, minacciati da un processo subdolo di adultizzazione precoce innescato da quanti consapevolmente li vogliono “più grandi” per scopi tutt’altro che nobili e inconsapevolmente sostenuto da chi s lascia affascinare da questa assurda teoria».

«L’adolescenza - per il Garante e il presidente Unicef - ha bisogno dei giusti tempi e a nessuno dovrebbe essere consentito di spostare l’asticella anagrafica di ingresso nel panorama adulto, per giunta individuata nei 18 anni dalla Dichiarazione universale sui diritti dei minori e casomai per difetto, giacché le condizioni socio-economiche del mondo contemporaneo dilatano e non di poco i tempi di autonomizzazione e responsabilizzazione dei giovani».


PER APPROFONDIRE: Minori, nasce il servizio tutela della diocesi di Reggio Calabria


Tanto da fare, dunque, per il Garante e l’Unicef: «Chiamati anche a rispondere come meglio si può alla lotta contro la povertà di tantissimi bambini – concludono Marziale e Raiola – la cui domanda di ascolto e soddisfacimento dei loro bisogni non può essere elusa».

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