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Anche quest’estate la cronaca interna e internazionale ha lasciato ben intravvedere che la sfida dell’Intelligenza Artificiale (AI) non è affatto distante dalla quotidianità, una questione ripresa anche da papa Francesco nel messaggio per la prossima Giornata mondiale della Pace.
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“Intelligenze artificiali e Pace” è il titolo del messaggio di papa Francesco per la 57ª Giornata mondiale della pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2024. Lo ha annunciato lo scorso 7 agosto il Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale e, come in passato, verrà reso noto l’8dicembre.
«I notevoli progressi compiuti nel campo delle intelligenze artificiali – si sottolinea nel comunicato del Dicastero – hanno un impatto sempre più profondo sull’attività umana, sulla vita personale e sociale, sulla politica e l’economia. Papa Francesco sollecita un dialogo aperto sul significato di queste nuove tecnologie, dotate di potenzialità dirompenti e di effetti ambivalenti».
Anche quest’estate la cronaca interna e internazionale ha lasciato ben intravvedere che la sfida dell’Intelligenza Artificiale (AI) non è affatto distante dalla quotidianità e quanto è avvenuto e sta avvenendo ravviva la raccomandazione a prendere a cuore la posta in gioco assumendo la responsabilità di conoscere e approfondire contenuti, rischi e opportunità che vengono dai risultati e dallo sviluppo della ricerca tecnologica e scientifica.
Molti interrogativi si sono aperti in particolare sul piano etico considerando le possibilità di avere una macchina fuori controllo o sotto il controllo del male, una macchina che potrebbe mettere a grave rischio il futuro dell’uomo e del pianeta.
«L’urgenza di orientare la concezione e l’utilizzo delle intelligenze artificiali in modo responsabile, perché siano al servizio dell’umanità e della protezione della nostra casa comune – afferma il Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo sostenibile- esige di estendere la riflessione etica all’ambito dell’educazione e del diritto. La tutela della dignità della persona e la cura per una fraternità effettivamente aperta all’intera famiglia umana sono condizioni imprescindibili perché lo sviluppo tecnologico possa contribuire alla promozione della giustizia e della pace nel mondo».
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In questa prospettiva nel febbraio 2020 si era costituito un gruppo di lavoro che nel gennaio di quest’anno ha reso noto un documento a firma di cattolici, ebrei e musulmani definito “Rome Call for AI Ethics” per cercare di favorire un approccio etico all’Intelligenza Artificiale anche coinvolgendo specifiche istituzioni nazionali e internazionali.
«Le adesioni alla Rome Call – ha spiegato la Pontificia Accademia per la Vita che coordina il percorso – sono cresciute nel tempo, sono un passo significativo per promuovere un’antropologia digitale, con tre coordinate fondamentali: l’etica, l’educazione e il diritto».
Tutti questi percorsi – compresa la legge sull’AI approvata dal Parlamento Ue e che entro fine anno dovrebbe ricevere via libera dalle altre istituzioni comunitarie – sono da conoscere e seguire perché la posta in gioco è veramente molto alta: lo conferma anche l’annuncio del tema del messaggio per la Giornata mondiale della pace 2024.
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