Avvenire di Calabria

Siglata un'intesa tra l'assessore al welfare di Palazzo San Giorgio e la Direttrice generale dell'Asp reggina

Interventi socio sanitari integrati, intesa tra Comune e Asp di Reggio Calabria

Delfino: «Con al Di Furia tradotto un pezzo di visione del welfare che deve prendere sempre più forma nel nostro territorio»

di Redazione Web

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Servizi socio sanitari integrati, importante accordo raggiunto tra Comune di Reggio Calabria e Azienda sanitaria provinciale. Consentirà di venire incontro alle esigenze dei cittadini maggiormente esposti a rischi socio sanitari della città dello Stretto.


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È una data importante quella del 18 settembre 2023, perché dentro un quadro regionale storicamente critico di programmazione degli interventi sociali e socio-sanitari integrati, ha trovato la luce il primo protocollo operativo tra il Comune e l’Asp per attuare le politiche e le strategie operative socio-sanitarie, attraverso un approccio unitario ed organico per la gestione della presa in carico della popolazione maggiormente a rischio socio sanitario, dei nuclei in condizioni di fragilità sociale e sanitaria, nonché delle persone con disabilità complesse.

«Il Protocollo di Intesa – spiega l’Assessore al Welfare Demetrio Delfino - si inserisce all’interno della cornice istituzionale descritta nell’Accordo di Programma quale atto di adozione del Piano di Zona 2021-2023 e la sua adozione è volta a sperimentare e strutturare la metodologia operativa in ambito sociale e socio-sanitario basata sulla realizzazione dei progetti personalizzati sulla base di quanto definito dall’art. 14 della Legge 328/2000».

Quali gli interventi previsti

Sono diversi gli interventi che richiedono l’approccio integrato in ambito socio-sanitario e che afferiscono a finanziamenti regionali, nazionali ed europei, orientati a promuovere attivamente i pieni e completi diritti di cittadinanza ed integrità della persona.


PER APPROFONDIRE: Reddito di cittadinanza, allarme a Reggio Calabria. Il Comune: “Bomba sociale”


«Dentro la carenza normativa e tecnica operativa che si è registrata nell’ultimo ventennio in Calabria in materia di integrazione socio sanitaria – continua l’Assessore – abbiamo sentito forte l’esigenza di formalizzare l’intensa e proficua collaborazione già in essere con gli operatori e con gli Uffici preposti dell’ASP, attraverso la condivisione del percorso con il Direttore Generale, Lucia Di Furia, con la quale abbiamo tradotto, nello strumento operativo del Protocollo, un pezzo di visione del welfare che deve prendere sempre più forma nel nostro territorio».

La Regione Calabria con Decreto del Commissario ad Acta del Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio Sanitari della Regione Calabria ha istituito il Tavolo tecnico per l’integrazione socio-sanitaria con il compito di potenziare e coordinare le attività essenziali alla realizzazione del sistema integrato degli interventi di natura sociale e sanitaria. Tuttavia i lavori del tavolo sono ancora in itinere e in attesa di esiti concreti sulla definizione dell’assetto organizzativo centrale e territoriale, la complessità dei bisogni, delle nuove fragilità e della crescente vulnerabilità correlata a tutte le aree di intervento spinge in maniera inesorabilmente a definire strategie per pianificare e programmare in maniera integrata gli interventi socio-sanitari.

«L’attenzione è massima – conclude l’Assessore – nei riguardi della metodologia operativa disciplinata per i Progetti personalizzati e incontrare questa disponibilità e competenza del Direttore Generale dell’ASP, ci ha permesso di concretizzare questo Protocollo inteso come primo strumento operativo del più generale Accordo di Programma, volto all’approvazione del Piano di Zona, a favore dei cittadini e delle persone più deboli che presentano bisogni sociali e sanitari complessi, privilegiando, appunto, la definizione di piani individuali integrati, volti anche ad evitare e/o ritardarne anche l’eventuale istituzionalizzazione».

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