Avvenire di Calabria

La proposta è stata avanzata dall'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Reggio Calabria

Italiano al Museo, idea della Nucera: «Da estende al territorio»

Redazione Web

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Importanti riconoscimenti giungono a conclusione del Progetto didattico Italiano al Museo: dal pennello alla penna, offerto dal Museo diocesano "Mons. Aurelio Sorrentino" di Reggio Calabria e attuato dalla classe II D della Scuola Media “Spanò-Bolani” - I.C. "De Amicis-Bolani".

A chiusura del Progetto, il 28 maggio scorso, nel salone “Mons. Ferro” dell'Istituto scolastico, sono stati presentati gli esiti delle attività laboratoriali incentrate sulla dimensione comunicativa dell'Arte. Il Museo non è solo un luogo di conservazione, esposizione e valorizzazione delle opere d’arte, ma spazio nel quale fare esperienza del significato profondo dell'Arte: questo il monito espresso dal dirigente scolastico, prof. Giuseppe Romeo, che ha accolto con grande entusiasmo la proposta didattica del Museo Diocesano, riconoscendone da subito la validità pedagogica e gli importanti risvolti culturali.

«Il museo concorre alla buona qualità della vita della gente (...) Sempre e per tutti aiuta ad alzare lo sguardo sul Bello»: citando le parole che papa Francesco ha rivolto ai delegati dei musei ecclesiastici italiani, incontrandoli a Roma il 24 maggio scorso, la direttrice Lucia Lojacono ha messo in luce le potenzialità educative della rinnovata offerta didattica del Diocesano, auspicando di poter presto estendere il Progetto Italiano al Museo alle altre Scuole della Città Metropolitana. Un appello immediatamente colto dall'assessore all' Istruzione Anna Nucera che, riconoscendo il ruolo centrale che l’incontro con l’Arte riveste nel processo di crescita dei ragazzi, ha proposto l'estensione del Progetto a tutti gli istituti scolastici del territorio, sottolineandone la trasversalità delle molteplici finalità educative.

Mons. Demetrio Sarica, direttore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria- Bova, si è detto orgoglioso dei positivi riscontri ottenuti dall'iniziativa, lasciando emergere grande entusiasmo per l'originalità di una proposta che concilia l'intensità espressiva dell'Arte prodotta tanto dalla pittura, quanto dalla scrittura (il pennello e la penna). Anche le docenti referenti interne del progetto, prof.sse Alba Bruzzese (Arte) e Francesca Zaccone (Italiano) hanno manifestato particolare apprezzamento per le ricadute didattiche del Progetto, volto a perseguire obiettivi disciplinari trasversali all'arte e all'educazione linguistica.

Ad entrare nel merito delle attività svolte è stata, infine, la dott.ssa Federica Campolo, componente dei Servizi educativi del Diocesano e ideatrice Progetto: attraverso metodologie didattiche quali il circle time e il cooperative learning è stato possibile accompagnare gli alunni in un percorso di alfabetizzazione emotiva che, partendo dall'analisi iconografica della tela raffigurante la Resurrezione di Lazzaro, esposta nel Museo diocesano, è approdato alla scrittura creativa, eseguita mediante specifiche tecniche metacognitive. Particolarmente significativa è stata la consegna conclusiva agli alunni degli attestati e del portfolio delle competenze acquisite, momento culminante di una proposta didattica che ha rafforzato la sinergia tra le agenzie educative del territorio e, come richiesto dal Quadro di Riferimento Europeo, ha reso possibile l'acquisizione di competenze trasversali spendibili lungo tutto l'arco della vita.

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