Avvenire di Calabria

Il 25 e 26 giugno, la Caritas nazionale ha organizzato una due giorni per celebrare il mezzo secolo dalla sua fondazione

La diocesi reggina presente ai cinquant’anni di Caritas

La diocesi reggina sarà presente a Roma, mentre si prepara a vivere una liturgia eucaristica il prossimo 7 luglio in Cattedrale

di Redazione Web

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La diocesi reggina presente ai cinquant'anni di Caritas. È stata ufficializzata la delegazione che partirà dalle rive dello Stretto, destinazione Roma, per il prossimo 25 e 26 giugno. Una due giorni organizzata da Caritas nazionale per celebrare i settant'anni dalla sua fondazione.

La diocesi reggina presente ai cinquant'anni di Caritas

Alla due giorni organizzata da Caritas nazionale (25 e 26 giugno) ci sarà una delegazione della diocesi di Reggio Calabria - Bova. Parteciperanno ai lavori, infatti, monsignor Antonino Iachino, già direttore della Caritas diocesana e don Antonino Pangallo, attuale direttore. E ancora: Maria Angela Ambrogio, vice-direttrice, Alfonso Canale, segretario, Angela Bruna Labate, responsabile del Settore Welfare e Annunziata La Rocca, responsabile del Settore Salute.

Gli appuntamenti in agenda

Cinquant’anni fa, il 2 luglio 1971, la nascita della Caritas avveniva negli stessi anni in cui veniva pubblicato il documento di base della catechesi, promulgato il nuovo Messale romano, approvata la traduzione italiana della Bibbia. Tutte scelte legate al Concilio Vaticano II, che hanno caratterizzato il cammino della Chiesa italiana  - soprattutto con gli approfondimenti legati ai piani pastorali decennali - e che tuttora in modo rinnovato devono qualificarlo.

Dentro questa cornice si inserisce il percorso biennale che ha preso il via nell’ ottobre 2019 e che è stato pensato inclusivo e coinvolgente di tutti gli organi e livelli di azione della Caritas: Presidenza, Consiglio nazionale, Gruppi nazionali, Delegazioni regionali, Caritas diocesane e personale di Caritas Italiana.  Un cammino progressivo per rispondere, con metodo fortemente partecipativo, alle nuove sfide, in forme “consone ai tempi e ai bisogni”.  Si tratta in altri termini di far emergere la capacità di Caritas Italiana di cogliere le tendenze culturali, sociali e politiche, innervandole di Vangelo in modalità creativa e di confine, e in qualche modo anticipatoria.  Tutto questo impone una ragionevole verifica della proposta pastorale e della funzione pedagogica della Caritas rispetto al territorio e ai contesti mutati. In altre parole una verifica del lavoro svolto da Caritas”, in Italia, nella Chiesa e nel mondo, provando a leggere le sfide contemporanee alla luce del proprio mandato ecclesiale, per declinarlo nel tempo attuale e prossimo futuro. 

L'arcidiocesi festeggerà il mezzo secolo di vita della Caritas, il prossimo 7 luglio con una celebrazione in Cattedrale presieduta da monsignor Fortunato Morrone, i cui dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni.

L'anniversario e il futuro - La riflessione della diocesi reggina

«Sul versante della Caritas mi sembra utile richiamare un passaggio. La base ecclesiale coinvolta - ha scritto don Nino Pangallo per Avvenire di Calabria - fin qui concorda sulla necessità di una formazione che "deve riguardare sia le competenze relazionali di accoglienza, ascolto, empatia, valorizzazione delle differenze dell’altro, sia la capacità di leggere i segni del regno nella vita delle persone e nella storia, accanto ad un impegno serio di fede coerente". Mi sembra interessante tale passaggio proprio perché chiama in causa la testimonianza della carità come linguaggio per vivere e trasmettere la fede. Nel tempo della pandemia, mentre tante attività formative si sono quasi fermate, il servizio agli ultimi è continuato. Attraverso di esso si comunica la fede. La testimonianza della carità è oggi uno dei linguaggi per dire la fede e può divenire via di evangelizzazione».

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