Avvenire di Calabria

Un mosaico del maestro Giampiero Arabia

La Madonna che accoglie anche i profughi

La contemplazione tra fede e stupore

Gaetana Covelli

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Il maestro mosaicista don Giampiero Arabia ha realizzato molti lavori musivi importanti per diverse e prestigiose committenze nazionali e internazionali. Una delle sue ultime opere sarà inaugurata sabato 25 marzo alle 18, nella chiesa di Santa Maria del Soccorso di Reggio Calabria durante la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Nunnari. Il mosaico, che andrà ad occupare la parete centrale della chiesa - alle spalle dell’altare - è stato commissionato dal parroco don Giorgio Costantino: un dono che lui ha voluto offrire alla Chiesa e ai suoi fedeli. Don Giorgio racconta che, trovandosi un giorno nella chiesa di Sant’Agostino nella città di Roma, davanti al dipinto della Madonna dei pellegrini del Caravaggio, nella Chiesa dove lui è parroco. Un mosaico ricco di simboli: al centro la Madonna del Divin Soccorso con San Francesco di Paola. La Madre accoglie e sostiene, da una parte, le anime consacrate, che è possibile contemplare sul lato sinistro del mosaico; dall’altra, i mendicanti in cerca di aiuto. I colori dell’opera realizzata da Arabia riprendono il mattonato di cui la chiesa è rivestita, ma lasciano spazio - nella parte destra - all’azzurro del mare con due barche a vela: proprio quel mare, che è simbolo della città reggina con il suo porto; un particolare che racchiude il senso profondo dell’opera. Da quel mare, infatti, giungono frequentemente tanti profughi nella città dello Stretto, migranti in cerca di soccorso, che l’autore con tratti tenui e umani. Osservando con attenzione le opere di don Giampiero, è possibile sempre scoprire una semplificazione delle forme in contorni graziati, sinuosi, dolci e movimentati, che descrivono i soggetti stilizzati, che egli rappresenta nell’assoluta leggerezza dello stato in cui si trovano in natura. Così l'artista incarna nelle sue opere un’autentica forza creativa, utilizzando le tessere musive ed esprimendo con esse una modernità autonoma, che trova la vena inspiratoria nei sedimenti della storia locale, con tutte le sue vicende, in particolare oggi nel dolore dei migranti. La chiesa del Divin Soccorso, oltre al mosaico centrale, accoglierà diverse icone realizzate dall’iconografa reggina Letizia Di Lorenzo.

Articoli Correlati