
Le radici ebraiche della Calabria
Lo storico Enrico Tromba ci accompagna in un suggestivo viaggio a ritroso nel tempo. Iniziando dai fatti più noti di epoca moderna riporta alle origini dell’ebraismo in Calabria.
Solo un italiano su 100 mila sa che la prima bibbia ebraica fu stampata in Italia, precisamente a Reggio Calabria nel 1475 dal tipografo di Avrhaham ben Garton, e che ora questo preziosissimo volume si trova custodito a Parma nella Biblioteca Palatina. Lo rivela un sondaggio online reso noto dal portale "Spot and Web" in vista dell’evento "Il cuore calabro dell’ebraismo", in programma domenica 3 settembre a Santa Maria del Cedro alla presenza di rappresentanti della comunità ebraica e di numerosi rabbini per l’importante ricorrenza della Festa delle capanne.
Sono tante, e diffuse nella regione, le destinazioni d’interesse ebraico: dai resti della sinagoga di Bova Marina alla presenza di un’antica giudecca a Nicotera. Tracce della presenza ebraica si rivelano nella toponomastica e non solo, anche a Cosenza, Carpanzano, Scigliano, Rogliano, Santa Severina, Tiriolo, Isola Capo Rizzuto, Caulonia, Caccuri, Castrovillari, Corigliano e Rossano.
Lo storico Enrico Tromba ci accompagna in un suggestivo viaggio a ritroso nel tempo. Iniziando dai fatti più noti di epoca moderna riporta alle origini dell’ebraismo in Calabria.
Il messaggio in occasione della 34esima Giornata per l’approfondimento e il dialogo. Nel testo dei vescovi italiani, anche il messaggio dell’assemblea dei Rabbini d’Italia.
La riflessione del presidente della Comunità del diaconato in Italia, Enzo Petrolino sul dialogo ebrei-cristiani oggi. Un comune patrimonio che si incontra anche in Calabria.
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