Avvenire di Calabria

Lo sguardo rivolto a piccoli e ultimi. Lo scorso anno il riconoscimento dell’Anassilaos: «Voglio essere mamma delle orfanelle»

Suor Anselma e la sua vita donata per i bambini di Reggio Calabria

Suor Anselma Venuto è un esempio d'amore per la diocesi di Reggio Calabria in virtù del suo incessante impegno educativo

di Francesco Chindemi

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La storia di suor Anselma Venuto racconta di un impegno costante a Reggio Calabria. Una sfida educativa che non ha mai conosciuto barriere o confini e che ha messo al primo posto sempre l'amore per i più piccoli.

Diocesi Reggio Calabria, suor Anselma si racconta

Una vita improntata all’insegnamento evangelico, ma anche al servizio dei bisognosi e alla cura dell’educazione dei più piccoli, provenienti da contesti familiari particolari o in situazioni di difficoltà. Suor Anselma, al secolo Domenica Venuto, nonostante la sua età è sempre in prima linea. Ci accoglie con il sorriso e con parole che esprimono tutta la sua energia che alla veneranda età di 91 anni non ha affatto esaurito.


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«Il Signore, nell’arco della mia vita, mi ha concesso tante opportunità e io le ho colte non venendo meno ai suoi insegnamenti, anche se qualche volta - scherza - l’ho fatto arrabbiare ». Da piccola la fede e l’amore verso il prossimo l’hanno guidata ad abbracciare la vita conventuale e nel settembre del 1961 pronunciò i voti perpetui nell’Ordine delle Figlie di Maria Immacolata. Nella città dello Stretto giunse nel gennaio 1946, presso il “conservatorio delle Verginelle” in via Trabocchetto che ospita oggi la fondazione “La Provvidenza”.

Di questa casa, ne conosce ogni metro. Ricorda dove c’è un intonaco da ritoccare, una finestra da sistemare e ricorda anche di ogni bambino o ragazzo la storia e le necessità della famiglia. L’incontro con la sofferenza delle orfanelle abbandonate e cresciute dalle suore la conduce verso una strada, fatta di gioie, preghiere, sacrifici e amore verso Dio, l’infanzia e l’adolescenza.

La sua vocazione la porta a vivere lontano dalla sua casa paterna e nonostante le iniziali riluttanze della famiglia decide di rispondere. «Io non voglio essere mamma di tre o quattro bambini, ma voglio essere mamma delle orfanelle e di tutti quelli che hanno bisogno», le sue parole. Così è stato e così è ancora oggi, quando si avvicina per lei la soglia dei 92 anni. L’instancabile suor Anselma è accanto ai bambini in condizioni di disagio, ai disabili, ai poveri, ai bisognosi e alle loro famiglie, sia come madre superiora, ma soprattutto come responsabile dei centri diurni per minori che fanno capo alla Fondazione “La Provvidenza”.


PER APPROFONDIRE: “La Provvidenza” contro il disagio giovanile a Reggio Calabria


Suor Anselma, durante la sua vita, ha educato, cresciuto e aiutato migliaia di bambini; insegnando loro non solo a leggere e a scrivere, ma anche a comprendere il significato di solidarietà e altruismo. Per alcuni dei ragazzi cresciuti grazie ai suoi insegnamenti, la piccola suora, continua ad essere quasi una mamma. Attiva ed entusiasta della vita è solita ripetere «grazie, Signore, per avermi regalato un altro giorno. Tu non eri obbligato ma hai voluto ugualmente che io ci fossi ancora per lodati e ringraziarti».

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