
Reggio Calabria, una targa per ricordare le vittime innocenti della mafia
In Piazza San Marco, scuole, istituzioni e associazioni insieme per un momento di riflessione e partecipazione civile.
L’estate di Libera fa tappa a Reggio Calabria, con l’organizzazione di uno dei 74 campi di “E!State Liberi”. Si tratta di un momento di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie dedicato a ragazze e ragazzi che vogliono vivere a pieno il valore dell’antimafia sociale, conoscendo inoltre i territori maggiormente coinvolti.
I giovani partecipanti ai campi estivi di Libera, provengono da Friuli, Piemonte, Emilia Romagna. Si sono immersi nelle tante esperienze di solidarietà e protagonismo positivo della comunità reggina, così come di condivisione all’insegna della lotta alle mafie e alla corruzione.
I 7 giorni di soggiorno sono stati vissuti presso il Parco Ecolandia. I partecipanti hanno alternato mattinate di lavoro a pomeriggi di visita presso le realtà che nella città di Reggio gestiscono beni confiscati. Come la cooperativa Soleinsieme, il consorzio Macramè, la Sanitaria Sant’Elia. Toccanti gli incontri con i familiari di vittime di mafia, che hanno sottolineato il fondamentale ruolo educativo della memoria. Immediata la percezione della rete pizzo free “Reggio Libera Reggio”, grazie al racconto di imprenditori di Reggio Calabria vessati dalla ‘ndrangheta e una veloce visita alle numerose attività aderenti presenti sul corso Garibaldi.
La tappa dell'estate di Libera a Reggio Calabria è stata caratterizzata, unica su tutto il territorio nazionale, dall’approfondimento dell’attualissimo tema “Legalità e ambiente”. Le questioni legate dell’inquinamento marino è stato uno degli altri temi affrontati. Le attività criminali legate al traffico e allo smaltimento illegale dei rifiuti è stato, infine, un altro argomento affrontato dai ragazzi. Importanti le riflessioni sulla gestione del territorio reggino, culminata con la visita del quartiere Arghillà. Qui, i ragazzi hanno incontrato le coraggiose associazioni che sono impegnate per il ripristino dei diritti connessi all’abitare e alla salute.
Un intero pomeriggio è stato, inoltre, dedicato alla conoscenza dell’innovativo progetto “Liberi di Scegliere”. Iniziativa a raccontare la quale gli operatori sociali volontari direttamente coinvolti. Il progetto prende le mosse dalla straordinaria sensibilità, oltre 30 anni di don Italo Calabrò. Da qualche anno, il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria ha da qualche anno formalizzato il progetto "Liberi di Scegliere" che è diventato ora un protocollo di caratura nazionale, grazie all’impegno di realtà come Libera, Caritas e diversi Ministeri e Uffici Giudiziari.
L’estate di Libera continua e l’esperienza vissuta ha aperto prospettive concrete per il coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze nell’impegno per la difesa e il ripristino della legalità nel nostro territorio.
In Piazza San Marco, scuole, istituzioni e associazioni insieme per un momento di riflessione e partecipazione civile.
Gli studenti delle secondarie di primo grado rifletteranno sulla storia di Angelo Versaci, vittima innocente della violenza mafiosa.
Fra le figure di riferimento prese a modello delle lotta alle mafie anche papa Francesco e l’indimenticato sacerdote reggino don Italo Calabrò.
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